Che il Tfa sostegno fosse molto atteso si sapeva già. Come si prevedeva una grande partecipazione visto che per partecipare non vi è lo sbarramento dell’abilitazione all’insegnamento ma come requisito bastava avere “solo” la laurea ed i 24 CFU.
Ma in alcuni atenei si è verificato un altissimo numero di iscrizioni alla prova d’accesso a fronte di posti a disposizione divenuti irrisori in confronto alla platea di aspiranti.
Tfa sostegno 2019: tante domande per pochi posti
D’altronde, lo avevamo già segnalato in precedenza, con 12.000 istanze a fronte di 1240 posti per la Regione Puglia. Andando avanti con le scadenze, le Università stanno anche già pubblicando l’elenco degli ammessi, ed in molti casi la sinfonia è la stessa.
Ad esempio: solo per l’Università Foro Italico di Roma, a fronte di 300 posti totali disponibili, sono arrivate più di 1600 istanze di partecipazione al test preliminare, suddivise per tutti gli ordini di scuola.
All’Università Milano Bicocca, in totale sono disponibili 330 posti. Alla data di scadenza del bando l’ateneo ha contato 4056 domande di iscrizione, con il dato che balza subito all’occhio della scuola secondaria: per 60 posti sono arrivate 1892 domande!
Infine, L’Università Mediterranea della Calabria, per un totale di 200 posti ha ricevuto 2411 domande di partecipazione al test preliminare.
A questo punto, si attendono le altre Università che ancora non hanno pubblicato i dati delle iscrizioni, oltre agli ultimi bandi che scadranno in questi ultimi giorni.
Tfa sostegno 2019: il test preliminare
Poi, subito con il test preliminare, che si svolgerà il 15 e il 16 aprile 2019 secondo il seguente calendario:
- per la scuola dell’infanzia in data 15 aprile 2019, mattina;
- per la scuola primaria in data 15 aprile 2019, pomeriggio;
- per la scuola secondaria di primo grado in data 16 aprile 2019, mattina;
- per la scuola secondaria di secondo grado in data 16 aprile 2019, pomeriggio.
Il test preliminare è costituito da 60 quesiti formulati con cinque opzioni di risposta, fra le quali il candidato ne deve individuare una soltanto.
Almeno 20 dei predetti quesiti sono volti a verificare le competenze linguistiche e la comprensione dei testi in lingua italiana. La risposta corretta a ogni domanda vale 0,5 punti, la mancata risposta o la risposta errata vale 0 (zero) punti. Il test ha la durata di due ore.
Infatti la prova di accesso si articola in test preliminare, prova scritta e prova orale.
Solo il test preselettivo ha una data già definita a livello nazionale, diviso per ordine e grado di scuola. L’altro test scritto e quello orale è deciso dalla singola università.
Tfa sostegno 2019, la prova scritta e la prova orale
La prova scritta, suddivisa per ordine e grado di scuola, ha per oggetto una o più tematiche tra quelle previste per il test preliminare di cui all’allegato C, art. 2 del DM 30 settembre 2011
La prova orale, invece, verte sui contenuti della prova scritta e su questioni motivazionali.
Tfa sostegno 2019: cosa studiare per le prove d’accesso?
Le prove di accesso sono definite dal decreto 30 settembre 2011, tutt’ora e pienamente vigente. Nello specifico parliamo dell’allegato C.
A tal proposito La Tecnica della Scuola ha predisposto una video guida, per aiutare a capire gli argomenti da preparare per le prove di accesso, a cura di Lara La Gatta.
Questa guida si aggiunge alle precedenti:
TFA SOSTEGNO: CHI PARTECIPA
TFA SOSTEGNO: IN COSA CONSISTE IL CORSO
Esempi di test
In vista della prova preselettiva, la Tecnica della Scuola rende noti i test preparati dalle singole università, utili per esercitarsi.
Ecco i file, in formato PDF, con le domande e le relative risposte rese disponibile da alcune Università
Università di Messina: CLICCA QUI per scaricare gli esempi
Università di Firenze: CLICCA QUI per scaricare gli esempi
Università della Calabria: (disponibili solo i quesiti, non le risposte)
Università di Bari: CLICCA QUI per scaricare gli esempi
Università di Pisa: CLICCA QUI per scaricare gli esempi
Normativa di riferimento
- Legge del 5 febbraio 1992, n. 104
- D.M. del 10 settembre 2010, n. 249
- D.M. del 30 settembre 2011
- D.M. del 1 dicembre 2016, n. 948
- D.M. dell’ 8 febbraio 2019, n. 92
- D.M. del 21 febbraio 2019