La preside, arrestata sabato pomeriggio al confine con la Francia, con l’accusa di peculato relativa all’uso per motivi personali dell’auto di servizio della scuola che amministra, è stata trasferita dal carcere di Pontedecimo di Genova agli arresti domiciliari.
Così come segnala la Repubblica, la richiesta dei domiciliari avanzata questa mattina dal legale della preside, l’avvocato Andrea Rovere di Sanremo, ha trovato il parere positivo del procuratore aggiunto di Imperia Grazia Pradella, titolare dell’inchiesta.
“Siamo di fronte ad una aggravante che giustifica l’arresto — spiega Alberto Lari, procuratore capo di Imperia — Quell’auto era entrata nella piena e sola disponibilità della preside, come un’appropriazione. Un conto è prendere un bene, usarlo e poi riconsegnarlo. In quest’ultimo caso si tratta di semplice peculato d’uso”.