I casi di bullismo a sfondo sessuale non popolano solamente le scuole italiane. Dal Galles giunge la notizia che una bambina di sei anni è stata ripetutamente aggredita e sottoposta a violenze sessuali da parte di 23 suoi compagni di classe dentro le mura dell’istituto da loro frequentato. Le violenze e le umiliazioni sarebbero durate per mesi prima di venire alla luce, fra le lacrime della bambina, che ha rivelato tutto alla madre.
A parlare al grande pubblico dell’incredibile vicenda, attraverso un’intervista alla Bbc, è stato il Commissario per l’Infanzia del Galles, Keith Rowler. Il quale ha anche spiegato che non è stato preso alcun provvedimento da parte della autorità scolastiche (non menzionate per rispettare la privacy dei minori), data la giovane età degli aggressori e la scarsità di elementi di prove. Un elemento, però, che non giustifica l’inazione, secondo Towler, che infatti suggerisce una totale revisione dell’iter da seguire in questi casi, dopo “il disastro” dell’indagine in questione.
Nessuno dei bambini coinvolti nelle violenze venne infatti allontanato dalla scuola. Mentre la bambina venne trasferita dai genitori in un altro istituto. La madre ha raccontato i terribili momenti in cui la figlia riuscì a raccontare ciò che aveva subito e il terrore disegnato sul suo volto: “Mi ha detto delle cose che nessuna madre vorrebbe mai sentir dire dalla propria figlia. E’ stato orrendo ciò che le è accaduto: veniva spogliata ogni giorno, ogni giorno subiva abusi sessuali, gridava e nessuno andava ad aiutarla“.
Fra le proposte del Commissario Towler vi è anche quella di una migliore formazione e sensibilizzazione degli insegnanti, per renderli in grado di riconoscere in tempo questo tipo di situazioni e prevenirle. Ancora una volta però, anche all’estero, ci si ferma ai progetti. Che immancabilmente vengono rispolverati quando si viene a conoscenza di nuovi casi.
A parlare al grande pubblico dell’incredibile vicenda, attraverso un’intervista alla Bbc, è stato il Commissario per l’Infanzia del Galles, Keith Rowler. Il quale ha anche spiegato che non è stato preso alcun provvedimento da parte della autorità scolastiche (non menzionate per rispettare la privacy dei minori), data la giovane età degli aggressori e la scarsità di elementi di prove. Un elemento, però, che non giustifica l’inazione, secondo Towler, che infatti suggerisce una totale revisione dell’iter da seguire in questi casi, dopo “il disastro” dell’indagine in questione.
Nessuno dei bambini coinvolti nelle violenze venne infatti allontanato dalla scuola. Mentre la bambina venne trasferita dai genitori in un altro istituto. La madre ha raccontato i terribili momenti in cui la figlia riuscì a raccontare ciò che aveva subito e il terrore disegnato sul suo volto: “Mi ha detto delle cose che nessuna madre vorrebbe mai sentir dire dalla propria figlia. E’ stato orrendo ciò che le è accaduto: veniva spogliata ogni giorno, ogni giorno subiva abusi sessuali, gridava e nessuno andava ad aiutarla“.
Fra le proposte del Commissario Towler vi è anche quella di una migliore formazione e sensibilizzazione degli insegnanti, per renderli in grado di riconoscere in tempo questo tipo di situazioni e prevenirle. Ancora una volta però, anche all’estero, ci si ferma ai progetti. Che immancabilmente vengono rispolverati quando si viene a conoscenza di nuovi casi.