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Coloriamo il nostro futuro, 19 anni di successi. E il prossimo anno in Sicilia

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Coloriamo il nostro futuro non conosce confini, men che meno limiti: più ne parli, più ne vuoi parlare.

Anche quest’anno il progetto educativo nazionale, promosso dal Ministero pubblica istruzione, premiato “come alfiere della Repubblica italiana” e attenzionato anche dall’Unesco per meriti culturali, ha dispiegato la sua straordinaria vocazione pedagogica con una edificante finalità: aggregare le nuove generazioni intorno ai temi dell’ambiente, della cittadinanza attiva e della legalità.

In altre parole: si spiega ai discenti che il senso civico non affiora spontaneamente, ma è la conseguenza di ineludibili processi educativi.

Se c’è un parola che identifica “Coloriamo” è ponte: ponte tra generazioni, ponte tra campanili, ponte tra scuole, ponte tra buone pratiche. Un grande contenitore che sfugge a qualsiasi definizione, ma rammenta sempre che non c’è libertà senza conoscenza.

Così è stato anche a Gaeta, provincia di Latina, dove è stato organizzato il XIX convegno itinerante dei mini sindaci e minipresidenti dei parchi d’Italia. Copia e incolla come le scorse edizioni. Non metti insieme alunni di tutta Italia, se non hai qualcosa da dire. Non aggreghi almeno mille persone, se non ha contenuti. Coloriamo ne ha a iosa. Una su tutte: valorizzare le potenzialità culturali e occupazionali dei parchi.

Il XIX convegno è stato promosso, dal 13 al 16 maggio 2019, dall’Istituto comprensivo “Giosuè Carducci” di Gaeta, in collaborazione con il Comune di Gaeta, rappresentato dal primo cittadino Cosmo Mitrano e dall’ intraprendente vicesindaco Angelo Magliozzi. E ancora: il Comune di Minturno (primo cittadino Gerardo Stefanelli), il parco regionale Riviera di Ulisse (presidente Luigi Valerio) e la sovrintendenza archeologica belle arti e paesaggio delle province di Frosinone, Latina e Rieti.

Cuore e numeri non mentono mai: la scuola “Giosuè Carducci” di Gaeta, baby sindaco Luca Piras, si è superata con meriti da ascrivere alla competente e impegnata dirigente scolastica Maria Rosaria Macera, coadiuvata dall’instancabile referente di Coloriamo la docente Francesca Lucreziano: educatrici dalla specchiata moralità e dall’encomiabile dedizione.

I numeri di Coloriamo sono impressionanti. Quasi tutte le regioni italiane coinvolte: ne mancano appena cinque per colorare tutta l’Italia. Quindici le aree protette: parco della Sila; Nebrodi; Riviera di Ulisse; parchi nazionali Umbria; parco nazionale Abruzzo, Lazio e Molise; Circeo; Dolomiti; Foreste Casentinesi; Taburno-camposauro; Majella; Conero; Litorale romano; Dolomiti bellunesi; Gargano e Madonie; i parchi di Conversano e Gravina di monsignore.