Incontro al Miur tra rappresentanti del Ministero dell’Istruzione e i sindacati.
L’incontro, come abbiamo avuto modo di scrivere nelle scorse ore, partiva sulla proposta elaborata dal Miur che prevede un Percorso abilitativo speciale (Pas) da una parte, dall’altro, invece, concorso riservato dall’altro per l’accesso ai ruoli, in questo ultimo caso, già dal prossimo anno scolastico di circa 25mila precari.
Secondo quanto segnala Italia Oggi, alla fine si è affermata la preferenza per un altro percorso: un iter che sia abilitativo per tutti i precari e che solo per chi ha già 36 mesi di servizio alle spalle sia invece anche utile all’assunzione già da settembre di questo anno. Ancora da chiarire se il Pas-concorso unificato avrà una selezione in ingresso oppure al termine.
Sulla nuova proposta Miur e sindacati dovranno rivedersi prossimi giorni per verificare l’ennesimo articolato.
I tempi, però, stringono e per essere subito operativi è necessario che rapidamente la proposta, sotto forma di emendamento, sia presentata al decreto legge Crescita in discussione alla Camera.
Un emendamento che il ministro dell’Istruzione, Marco Bussetti aveva annunciato, alla vigilia delle elezioni europee, sarebbe stato a firma del governo per ribadire la priorità che l’esecutivo, la Lega in particolare, pongono sul tema del precariato e sulla necessità di trovare una soluzione transitoria.
Perché questa accelerazione? Secondo il quotidiano economico, da una parte questo è dettato dalla necessità di trovare un veicolo legislativo utile per garantire le prime immissioni in ruolo già per il prossimo anno scolastico, dall’altra per mettere a riparo l’operazione dalla crisi di governo.
Pas docenti 2019: come partecipare alla fase transitoria
Intanto Mario Pittoni, sulla propria pagina Facebook, conferma che anche il servizio nelle scuole paritarie varrà per l’accesso al Pas. Tuttavia, tale requisito vale in subordine, nel senso che verrà data la precedenza ai docenti che tre annualità di servizio nella scuola statale.
Sull’argomento il presidente della Commissione Cultura si era già espresso: “Sui precari della scuola la Lega intende rispettare il punto 22 del contratto di Governo, il quale prevede una “fase transitoria” per garantire “il superamento delle criticità che in questi anni hanno condotto a un cronico precariato”, parallelamente all’avvio di un “efficace sistema di formazione”. Da qui la collaborazione tra ministero dell’Istruzione e le cinque principali sigle sindacali, onde definire misure straordinarie per la stabilizzazione del precariato storico e il varo di percorsi abilitanti con selezione in uscita come nel 2013, aperti a tutti coloro che hanno acquisito adeguata esperienza, da inserire nel primo veicolo normativo utile. Contiamo sulla conferma della sintonia d’azione con i colleghi del Movimento 5 Stelle, visti gli obiettivi comuni espressi nel contratto di Governo”.
Gli aspiranti parteciperanno alla fase transitoria con la seguente modalità:
– Presentazione della domanda in una sola regione;
– Accesso selettivo per soli titoli (laurea) e servizi finalizzato alla copertura di tutti i posti disponibili all’interno della regione;
– I candidati che rientrano nel contingente accedono al PAS in quella regione e contestualmente lavoreranno su un posto disponibile fino al 31 agosto.
Se la valutazione di merito finale del percorso abilitante è positiva, si procede all’immissione in ruolo con anno di prova;
– Coloro che non rientrano nel contingente svolgeranno il PAS nella regione/provincia nella quale sono inseriti nelle graduatorie di istituto.
Il PAS sarà organizzato dalle Università in collaborazione con le scuole.
Per essere efficace, la fase transitoria deve partire dal 1°settembre 2019 e le graduatorie devono pertanto essere pronte entro il 31 luglio 2019. Su questa tempistica però, pesa senza dubbio l’iter politico dell’emendamento, che potrebbe condizionare le scadenze proposte.
Requisiti di accesso del Pas docenti 2019
Ma chi è che può partecipare ai PAS? Ecco quali sono i requisiti
– Il servizio deve essere stato prestato per almeno 180 gg. per anno scolastico; vale anche il servizio prestato nell’anno scolastico 2018/19.
– Si può partecipare se almeno una delle annualità è stata svolta sulla classe di concorso per la quale si intende concorrere.
– La procedura si svolge anche per il sostegno e vi può accedere chi ha prestato almeno un anno di servizio su tale tipologia di posto.