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Regali per i pubblici dipendenti, permessi solo se sotto i 150 euro

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Vietato ai dipendenti pubblici ricevere regali o altre utilità, al di fuori di quelli di modico valore. Si tratta di un dispositivo ormai noto nel mondo della scuola, ma in prossimità della fine dell’anno è utile ricordarlo.

L’ultimo aggiornamento in materia è del 2014 con la circolare emanata dal Ministero dell’Economia.

La circolare, indirizzata a tutti gli uffici del Ministero e alle Agenzie fiscali,  richiama il codice di comportamento dei dipendenti pubblici (D.P.R. 16 aprile 2013) che definisce i doveri minimi di diligenza, lealtà e buona condotta che essi sono tenuti a rispettare per il corretto funzionamento dell’Amministrazione.

Gli stessi doveri e obblighi sui regali – precisa la circolare – si applicano anche in relazione ad incarichi svolti presso Società, Agenzie e Enti pubblici, compresa la partecipazione a consigli di amministrazione o a collegi dei revisori dei conti.

Per modico valore, come spiega l’articolo 4 del D.P.R sul codice di comportamento dei dipendenti pubblici, si intende non superiore in via orientativa a 150 euro.

I regali di valore maggiore dovranno essere messi subito a disposizione dell’amministrazione per la restituzione o la loro devoluzione a fini istituzionali.

La circolare, infine, si conclude con la raccomandazione di interpretare e applicare le suddette norme in senso particolarmente restrittivo e con il massimo rigore, viste anche le difficoltà e la delicatezza del momento.

Il divieto di richiedere e accettare da terzi o da un proprio subordinato regali, compensi e altre utilità anche se indirizzati al coniuge o a parenti fino al secondo grado del funzionario pubblico è già previsto dal Codice di comportamento per i dipendenti delle pubbliche amministrazioni