Sponsor privati per assicurare la manutenzione straordinaria degli edifici scolastici. L’iniziativa, davvero inedita per il comparto, è stata avviata dalla Provincia di Milano. E sarebbe già a buon punto. L’ente locale lombardo il 18 agosto ha infatti reso noto di aver già avviato il restauro del ciclo di tre affreschi opera di Federico Quarenghi risalente ai primi anni del ‘900: la particolarità dell’iniziativa è che le opere artistiche non sono collocate in un museo, ma nell’atrio dell’Istituto “Dell’Acqua” di Legnano. Che così si ritroverà la sale più importante restaurata anche grazie al contributo garantito dai tre sponsor aziendali.
I quali, a detta sempre della Provincia, avrebbero avuto accesso all’iniziativa presentando domanda, come previsto da un apposito bando stilato dall’Ente. La spesa per il restauro del ciclo di affreschi, che verranno temporaneamente rimossi dall`atrio per poi essere riposizionati nella collocazione originale, ammonta, invece, a 45-50.000 euro, 8.000 dei quali sono stati offerti dalle tre “aziende-sponsor”. Che in cambio si ritroveranno i loro nomi scritti su delle targhe apposte all’interno dell’istituto.
“Abbiamo sviluppato questo progetto-pilota – ha dichiarato il presidente della Provincia Guido Podestà – , che non escludiamo di estendere ad altre scuole del Milanese e di Milano, con l’obiettivo di sottolineare l’importanza della sinergia tra pubblico e privato anche in materia di manutenzione straordinaria degli edifici scolastici”.
“Abbiamo sviluppato questo progetto-pilota – ha dichiarato il presidente della Provincia Guido Podestà – , che non escludiamo di estendere ad altre scuole del Milanese e di Milano, con l’obiettivo di sottolineare l’importanza della sinergia tra pubblico e privato anche in materia di manutenzione straordinaria degli edifici scolastici”.
L’approdo di aziende-sponsor nella scuola sembra solo agli inizi: da Bologna, infatti, giunge notizia che due istituti storici superiori verranno restaurati anche grazie al sostegno finanziario di aziende private. In cambio però, in questo caso, non si accontenteranno della targa espositiva: l’accordo sembra che preveda una campagna pubblicitaria delle aziende “benefattrici” di cui si faranno carico i due istituti. Un modo, reciprocamente utile, per combattere la crisi.