Le nuove modalità di ricerca del lavoro e di orientamento formativo post-diploma si avvalgono sempre più delle nuove tecnologie. In particolare di internet. La conferma arriva dall’ultimo incremento della banca dati ‘AlmaDiploma’, a cui in poco più di un mese hanno aderito oltre 41mila neo diplomati. Attraverso i singoli profili messi on line dal consorzio di scuole, tanti giovani (che corrispondono a quasi il 10% di quelli che hanno concluso la scuola superiore) si ‘raccontano’ mettendo in evidenza il voto, i crediti acquisiti, le competenze, specifiche, oltre che linguistiche e informatiche, gli stage e le esperienze all’estero, i giudizi sull’esperienza scolastica appena compiuta e le aspirazioni dopo il diploma.
I risultati che emergono dall’incrocio dei dati sensibili sulla carriera degli studenti danno indicazioni davvero interessanti. Ad iniziare dal voto medio dei diplomati, che si conferma sostanzialmente quello nazionale diffuso dal ministero all’Istruzione: 80,7 su cento nei licei; 74,2 nei tecnici; 72,3 nei professionali. Così come il numero di diplomati rispetto agli iscritti alle quinte classi: il 92%.
I vantaggi derivanti dalla diffusione di queste informazioni, reperibili via internet, sono diversi. E non solo per gli studenti: dalla percezione dei ragazzi che hanno appena concluso gli studi, ad esempio anche i dirigenti scolastici possono trarne elementi utili a conoscere punti di forza e di debolezza dei propri istituti. Lo stesso discorso vale per i responsabili dell’orientamento in entrate delle Università, che in tal modo riescono a capire gli orientamenti delle future matricole e le loro aspettative. Per non parlare delle aziende, in grado di prendere possesso di informazioni preziose in vista di eventuali assunzioni di personale.
I diplomati nella banca dati ‘AlmaDiploma’ provengono, sperimentalmente, da 374 istituti secondari di dieci Regioni: Abruzzo, Calabria, Emilia Romagna, Lombardia, Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana, Umbria e Veneto. Sinora ne sono stati inseriti oltre 120.000. L’intenzione è quella di estendere il bacino di utenza scolastica a livello nazionale: “quello che si sta sperimentando – ha detto il professor Andrea Cammelli, direttore del consorzio interuniversitario ‘Almalaurea’, di cui fa parte ‘AlmaDiploma’ – è un modello di valutazione delle capacità formative dei vari istituti scolastici valorizzando anche l‘esperienza degli studenti. Un progetto in linea con le più recenti indicazioni dello stesso ministero dell’Istruzione“.
Nell’ultimo anno AlmaDiploma ha sperimentato, tramite la Regione Calabria, l’Università di Ferrara, l’Ufficio Scolastico Regionale della Puglia e la Provincia di Bologna, una progettualità che ha promosso e sostenuto la centralità degli istituti scolastici nell’orientamento alla scelta universitaria attraverso AlmaOrièntati, un percorso che gli studenti dell’ultimo anno della scuola superiore hanno svolto on line e che è stato messo a punto da esperti per contrastare il fenomeno degli abbandoni al primo anno di Università . Il progetto prevede inoltre – grazie alle risposte al questionario AlmaDiploma che gli stessi studenti hanno compilato prima della conclusione dell’anno scolastico – la valutazione dal basso degli Istituti, con la restituzione annuale di due Rapporti (caratteristiche di studio dei diplomati e loro sbocchi formativi o professionali a un anno dal diploma), il collegamento con il mondo del lavoro, attraverso la banca dati.