La guerra fredda fra le diverse sigle sindacali si sta trasformando ogni giorno di più in scontro aperto.
A proposito della riunione svoltasi il 7 settembre presso la sede dell’Aran, la Flc Cgil parla addirittura di “spettacolo indecente”, riferendosi non solo alla proposta formulata dall’Aran ma anche al comportamento delle altre organizzazioni sindacali presenti al “tavolo”.
L’incontro era stato convocato per discutere l’assetto dei nuovi comparti di contrattazione, “ ma l’occasione – sottolinea la Flc – è stata colta da ciascuno per riaffermare la propria posizione anche in merito alle elezioni delle RSU”.
Tutte le sigle (all’infuori della CGIL) escludono che ciò possa avvenire prima della definizione dei nuovi comparti “ma – aggiunge sempre la Flc – allo stesso tempo non manifestano nessuna fretta per chiudere la trattativa sui comparti”.
Secondo la Flc la Cisl vorrebbe addirittura ridiscutere la legge 150/2009, (cioè la cosiddetta “la famosa “legge Brunetta”, “peraltro – afferma con un po’ di veleno il sindacato di Pantaleo – dopo averne condiviso i contenuti e, anzi, per sua stessa ammissione, aver pressato il ministro perché fosse aggiunto in extremis l’articolo che prorogava le RSU”.
Per quanto riguarda il merito della questione, l’ARAN ha proposto questa aggregazione dei comparti di contrattazione
1) Ministeri, Agenzie fiscali, Enti Pubblici non economici, Università e Ricerca;
2) Autonomie Locali;
3) Scuola ed AFAM;
4) Regioni e Servizio Sanitario.
L’aggregazione non sembra però riscuotere particolare apprezzamento da parte dei sindacati che non sono affatto sicuri che la trattativa possa concludersi in tempi rapidi (“Lo scetticismo è tanto”, sostiene in proposito lo Snals).
Per parte sua, la Cgil chiede che la proposta dell’Aran venga modificata prevedendo l’istituzione di un apposito comparto della conoscenza.
Per sostenere le proprie ragioni la Cgil intende organizzare una manifestazione nazionale delle Rsu per il prossimo 24 settembre a Roma.
La sensazione, comunque, è che la partita sia solo all’inizio e che difficilmente si possa arrivare ad una conclusione della vicenda in tempi rapidi.
Per intanto l’Aran ha fissato altri due incontri: uno per il 13 e un altro per il 16 settembre.