Mi riferisco al docenti della scuola primaria ed infanzia che in possesso del previsto titolo di studio per accedere agli ordini di scuola superiore si vedono non riconosciuto il loro servizio.
La nuova bozza infatti considera utile solo il sevizio prestato nelle scuole secondarie. Del resto oramai siamo conosciuti in Europa per riuscire a creare il contenzioso già nel bando.
Si parla oramai da tempo di sistema di istruzione integrata, istituti comprensivi e curriculi verticali…. ma evidentemente per qualcuno la scuola primaria ed infanzia non sono equiparabili ad altri ordini di scuola.
Parti travagliati e cesarei come ad ogni concorso dove è stato sempre necessario ”ricucire“ con la magistratura. Mai un parto naturale ed indolore…..e se vogliamo anche adottivi che, come giusto che siano i figli, hanno avuto il loro riconoscimento (scuole paritarie e dottorati di ricerca), ma noi della primaria non avremo mai la possibilità di crescere? Se un docente della scuola secondaria di primo grado può accedere ai pas della secondaria di secondo grado, perché un docente della primaria ed infanzia non dovrebbe poter accedere allo stesso modo?
Essere rinnegati dallo stesso “ PADRE” Miur poi.
Avevamo riposto speranze nel nuovo ministro dell’Istruzione che con fare “dantesco“ lo ritroviamo e lo rivediamo in questi versi:
- Ed ecco verso noi venir per nave
- un vecchio, bianco per antico pelo,
- gridando: “Guai a voi, anime prave!
- Non isperate mai veder lo cielo:
- i’ vegno per menarvi a l’altra riva
- ne le tenebre etterne, in caldo e ‘n gelo.
- E tu che se’ costì, anima viva,
- pàrtiti da cotesti che son morti”.
- Ma poi che vide ch’io non mi partiva,
- disse: “Per altra via, per altri porti
- verrai a piaggia, non qui, per passare:
- più lieve legno convien che ti porti”.
Rosaria Petruzziello