La questione del ripristino degli scatti di anzianità si sta ormai trasformando in una battaglia fra sigle sindacali.
Da un lato Cisl, Uil, Snals e Fgu-Gilda che rivendicano di essere riusciti ad ottenere l’assenso del ministro Tremonti in merito all’utilizzo delle risorse legate ai risparmi derivanti dalle riduzioni di organico previste dalla legge 133/08; dall’altro la Flc-Cgil che fino a pochissimi giorni fa continuava a sostenere che non ci sarebbe stato nessun recupero e che si trattava dell’ennesima “bolla” mediatica del Governo Berlusconi.
Poi nella giornata del 19 gennaio, il decreto è stato reso pubblico: la soddisfazione per l’esito della vicenda è pressoché generale; non altrettanto unanimi sono le valutazioni.
Come era prevedibile Cisl-Scuola sottolinea ancora una volta che il decreto “è un grande risultato, frutto di un’azione intelligente e determinata condotta in una situazione di straordinaria difficoltà”.
La Flc, per parte sua, evidenzia invece che nulla è certo per quanto concerne gli anni successivi al 2010.
Immediata la replica della Cisl che fa rilevare come l’articolo 4 del decreto “già prefigura le modalità da seguire per recuperare gli scatti anche negli anni successivi al 2010”.
Ma Scrima, segretario nazionale della Cisl-Scuola, non si lascia sfuggire l’occasione per una battuta al veleno chiaramente indirizzata alla Flc di Mimmo Pantaleo: “Chi ha lavorato con impegno e fatica per costruire le intese queste cose le sa; la preoccupata denuncia di altri assomiglia ad una ‘scoperta dell’acqua calda’, di cui fatichiamo a comprendere il senso e l’utilità”.
Una ulteriore conferma (ma ormai non ce n’è più bisogno) che i tempi in cui Flc e Cisl-Scuola scendevano in piazza insieme sono un lontano ricordo.