L’aula del Senato ha approvato in via definitiva il disegno di legge sull’introduzione dell’insegnamento scolastico di un’ora di educazione civica nel primo e nel secondo ciclo di istruzione.
Il provvedimento è passato a larghissima maggioranza, con 193 sì e appena 38 astenuti: il PD si è dichiarato infatti poco contento del fatto che la legge non prevede risorse aggiuntive.
Superato il decreto Gelmini del 2008, ma l’ex ministra è soddisfatto
Vengono abrogate le disposizioni del “decreto Gelmini” del 2008 che aveva istituito l’insegnamento di “Cittadinanza e Costituzione”.
La stessa Mariastella Gelmini, presidente del gruppo Forza Italia alla Camera, dichiara però su twitter di non essere dispiaciuta, anzi: “grazie anche alla mia proposta di legge a settembre per la prima volta sui banchi di scuola arriva l’educazione alla cittadinanza digitale. Per formare buoni cittadini, anche sul web”, ha scritto l’ex ministro dell’Istruzione.
Malpezzi (Pd): fanno le nozze con i fichi secchi
Critiche sono giunte, invece, dal Pd: “l’educazione alla cittadinanza e alla Costituzione – ha dichiarato la senatrice Simona Malpezzi, vice presidente del gruppo Pd al Senato – c’è sempre stata ed è stata potenziata nel corso della scorsa legislatura. Il governo gialloverde però pensa di fare le nozze con i fichi secchi, di sventolare una bandierina su un provvedimento che non prevede nessun miglioramento per la scuola”.
“Per fare le riforme è necessario investire, invece il governo non solo non prevede finanziamenti per la scuola ma chiede agli insegnanti un lavoro aggiuntivo gravoso, senza un minimo compenso. Predicare costa poco, essere conseguenti richiede serietà e responsabilità, qualità che mancano ai pentastellati”.
Ulteriori dettagli in un altro nostro articolo.