Leggo la lettera di Antonella Mongiardo che si qualifica idonea e giornalista.
Io sono uno dei tantissimi ricorrenti che sta cercando con molta tenacia di scoperchiare quel Vaso di Pandora.
Nell’articolo ci sono molte inesattezze che vogliono coprire la verità.
Il Tar non ha rigettato i dieci punti perché infondati ma per mancanza di tempo per approfonditi invece ha accolto l’undicesima per incompatibilità di alcuni commissari ma non Martano ma la Davoli e il presidente della diciottesima sottocommissione.
La prima è stata veramente relatrice di corsi per concorso Dirigenti mentre il secondo ha svolto in contemporanea il ruolo di sindaco.
Per questo punto il Miur come il Consiglio di Stato non hanno mai prodotto documenti di discolpa.
Ma che cosa dobbiamo dire di sottocommissione che hanno corretto in albergo o a casa del presidente? Io da Docente e da sindacalista credo che i documenti ufficiali non si possono trasportare da in luogo all’altro.
Se poi la collega si lamenta per la denuncia dell’ espresso essa è fondata su basi solide documentate dai ricordati, e a tal proposito esiste una denuncia alla procura di Roma.
Il fatto che questo concorso abbia avuto più esposizione mediatica oggi con internet si sa quasi tutto, come il capo gabinetto del Miur che è anche componente togato del Csm.
Ultima cosa: l’anonimato e la griglia di valutazione sono due cose scandalose di questo concorso ,sono stati ampiamente documentati dai ricorsisti, ma mi dispiace che gli idonei si coprino gli occhi per non vedere. Dovranno fare i dirigenti e tutelare legalmente la scuola che dirigeranno, con quale coraggio lo potranno fare?
Comunque non ci fermeremo, da più di un anno combattiamo e lo faremo ancora e ci prepariamo al 17 Ottobre sperando che la giustizia ci tuteli.
Vincenzo Nicolosi