Si sta rivelando più difficile del previsto l’operazione di assegnazione alle scuole dei vincitori del concorso per dirigenti scolastici.
E, proprio nella giornata di oggi 21 agosto, i sindacati del comparto hanno deciso di chiedere al Ministero un incontro per avere dati precisi sulle rinunce presentate dai candidati vincitori.
Il problema più complesso è legato ad una situazione che non era stata assolutamente prevista: il meccanismo di nomina, peraltro perfettamente noto fin dall’inizio da tutti i candidati, sta provocando spostamenti di un buon numero di vincitori di concorso da una regione all’altra.
Stando ai numeri forniti dal Miur il 50% dei vincitori verrà assegnato ad una regione diversa da quella di provenienza.
Il problema va visto anche in prospettiva: i neo dirigenti saranno tenuti a permanere per almeno tre anni nella sede assegnata e questo significherà che i vincitori ai quali verrà assegnata la sede nei prossimi anni potrebbero avere maggiori probabilità di restare nella propria regione.
Ad ogni modo, per il momento, i sindacati chiedono al Ministero di conoscere con precisione il numero delle rinunce alla nomina; ma, soprattutto, i sindacati vogliono sapere in che modo si opererà per surrogare i vincitori rinunciatari.