Alle 10:00 di giovedì 5 settembre si svolgerà al Quirinale il giuramento del governo Conte bis con Lorenzo Fioramonti ministro dell’Istruzione.
Intanto le forze politiche che compongono la nuova maggioranza di governo (M5S, PD e LEU) hanno messo a punto il nuovo programma: dai 10 iniziali si è passati a 26 poi addirittura a 29, nella versione definitiva.
I 29 punti del programma di governo
Dalla neutralizzazione dell’aumento dell’Iva alla necessità di maggiore flessibilità in Ue; dalla crescita alla riduzione del cuneo fiscale fino all’impegno per un Green new deal, a un piano di edilizia residenziale pubblica allo stop delle nuove concessioni per le trivellazioni. E poi il taglio dei parlamentari, la nuova legge elettorale, infrastrutture che tengano conto dell’impatto ambientale e sociale, la legge sul conflitto di interessi, la lotta alla mafia, la riforma fiscale, il Sud e l’accesso alla Rete: sono i temi principali dei 29 punti in cui si articola il programma di governo.
La legge di bilancio
La legge di bilancio per il 2020 avrà come priorità la neutralizzazione dell’aumento dell’IVA, misure di sostegno alle famiglie e ai disabili, politiche per l’emergenza abitativa, misure di deburocratizzazione e di semplificazione amministrativa, il rafforzamento degli incentivi per gli investimenti privati, per «una politica economica espansiva, che indirizzi il Paese verso una solida prospettiva di crescita e di sviluppo sostenibile, senza mettere a rischio l’equilibrio di finanza pubblica.
Autonomia
Sull’autonomia, l’idea è di ripensare da capo tutto il processo, rimettendo in discussione le competenze da assegnare alle regioni con l’obiettivo esplicito di una autonomia “giusta e cooperativa” che eviti di “aggravare il divario tra il Nord e il Sud”.
La scuola
Al punto 22, nel dettaglio, spazio alla scuola: “è necessario intervenire contro le classi troppo affollate e valorizzare, anche economicamente, il ruolo dei docenti, potenziare il piano nazionale per l’edilizia scolastica e garantire la gratuità del percorso scolastico per gli studenti provenienti da famiglie con redditi medio-bassi, contrastare la dispersione scolastica e il bullismo”.
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