Dopo aver giurato al Quirinale, Lorenzo Fioramonti è ufficialmente il nuovo ministro dell’Istruzione.
Nelle scorse ore, alla Tecnica della Scuola, Fioramonti ha annunciato che si metterà subito a lavoro per affrontare le criticità del mondo della scuola.
In un’intervista a La Repubblica il titolare del dicastero di Viale Trastevere fa il punto anche su altre faccende: “L’insicurezza di troppi edifici, la carta igienica portata da casa, il costo dei libri. E le classi pollaio. In Italia si arriva a trenta alunni in aula, in Germania mai oltre ventuno. Credo nella scuola italiana, i suoi studenti sono ancora molto capaci e i suoi docenti eroi civili. Tutti i giorni sono chiamati a occuparsi di un sistema di una complessità intimorente. A volte non hanno la struttura adatta, sicuramente sono sottopagati. Maestri e professori devono tornare a essere persone riverite”.
I ragazzi italiani “stanno perdendo l’idea dello studio collettivo, della condivisione”, quindi “una didattica nuova, con più lingue e la storia non vista come una successione di guerre. La maturità? Per cinque anni non si tocca”.
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