Manca poco al suono della campanella, simbolo dell’inizio di un nuovo anno scolastico che per alcuni bambini comincia e, per i più grandi, riprende.
Un periodo impegnativo anche per i genitori, che tornano a occuparsi delle problematiche legate alla sicurezza dei figli nell’utilizzo di strumenti come PC, tablet e smartphone.
Oggi Telefono Azzurro è una realtà di riferimento digital, che interagisce con bambini e ragazzi sui social e affronta con loro le tante e nuove situazioni critiche che vengono dal mondo della rete: prevaricazioni, cyberbullismo, sexting e sextortion, adescamento, violazioni della privacy, gaming e gambling e furti di identità.
Un’indagine di Telefono Azzurro e Doxakids 2019 mette in luce che quasi la metà dei ragazzi intervistati percepisce tra i principali rischi connessi alla navigazione in internet il bullismo (22%), la diffusione di pettegolezzi (16%), la visualizzazione di contenuti violenti (11%) e la discriminazione di chi è omosessuale/bisessuale (4%).
Un terzo degli intervistati ritiene che i social influiscano negativamente sulla percezione di sé/altri.
Per un genitore essere al passo con le diverse piattaforme di social media utilizzate dai bambini può essere difficile e, talvolta, il ricorso ai filtri di parental controls per bloccare l’accesso a contenuti non adatti ai minori non è sufficiente.
Affiancare i bambini nelle prime navigazioni, fornire loro delle linee guida affrontando il tema della sicurezza di rete e dell’importanza di tutelare la loro identità, pianificare il timing della loro presenza in rete, sono utili consigli per un utilizzo responsabile della tecnologia da parte dei bambini, nonché per una navigazione sicura su internet.
Di seguito alcuni consigli per gli adulti:
– Dialogare in modo collaborativo e sincero con i propri figli
Le sfide che i ragazzi affrontano online non sono diverse da quelle della vita reale. Bisogna dare loro delle linee guida, stabilire delle regole di base per l’utilizzo, fare una lista delle informazioni sensibili e non condivisibili, parlare del concetto di identità, fornire esempi chiari di come le informazioni potrebbero essere utilizzate contro di loro, senza enfatizzare troppo i pericoli o gli aspetti negativi della rete. I bambini devono poter navigare responsabilmente senza essere spaventati. È importante che i genitori li aiutino ad imparare come gestire i propri account, a predisporre le impostazioni di privacy, le passwords.
– Insegnare ai bambini ad usare la tecnologia responsabilmente
Il concetto che vale la pena di ribadire a bambini e ragazzi è che non ci si può nascondere dietro ad una tastiera sentendosi liberi di dire quello che vogliamo perché a leggere, dall’altra parte, c’è una persona con dei sentimenti e noi non possiamo mancarle di rispetto, sia online che offline. La socialità è importante ma sul web, come nella vita reale, bisogna valutare bene perché dietro a una richiesta di amicizia di un coetaneo può nascondersi un adulto sconosciuto. Comunque, un genitore deve sempre far percepire al proprio figlio di essere al suo fianco se qualcosa dovesse andare storto o in caso di dubbi.
– Stabilire dei limiti di tempo all’utilizzo della rete
Concordare con i ragazzi i momenti da trascorrere nell’online, anche organizzando delle attività da fare assieme. Rendersi disponibili alla condivisione e al confronto, cercando di ascoltare i loro bisogni e le loro esigenze, tenendo presente il loro grado di maturità.
– Sostituire il controllo con il dialogo
È bene insegnare ai propri figli l’utilizzo di strumenti volti alla protezione e sicurezza; allo stesso tempo, siediti accanto a loro e cerca di discutere assieme gli eventuali dubbi e insicurezze.
– Riconoscere i segnali del cyberbullismo
La scuola può essere un momento particolarmente impegnativo per i bambini, soprattutto se sono vittime di bullismo. Tuttavia, una buona percentuale di questi episodi accade nell’online. Ogni adulto di riferimento dovrebbe fare attenzione ai segnali che potrebbero interessare il bambino e l’adolescente, come per es. repentini cambiamenti nel comportamento, nel rendimento scolastico, nelle abitudini quotidiane e nelle relazioni con i pari.
Per la navigazione protetta da parte dei più piccoli che si apprestano ad entrare nel mondo digitale, Telefono Azzurro ha stilato un vademecum (Febbraio 2019) che riporta utili consigli disponibile qui
Telefono Azzurro: l’ascolto e il supporto umano nell’era digitale
Da sempre sensibile al tema della sicurezza online dei bambini, la storica Onlus è interessata a garantire ai minori una navigazione protetta su internet. Inoltre, in qualità di Ente di formazione accreditato dal MIUR, l’Onlus ha rinnovato la collaborazione con il sistema formativo per buone pratiche volte all’educazione digitale, al contrasto al bullismo, al cyberbullismo e ad ogni forma di dipendenza da droghe e alcool.
Il Dossier Doxa Kids 2019 racconta che nel 2018 sono stati quasi 2.794 i casi gestiti da Telefono Azzurro tramite la linea di ascolto 1.96.96, con una media mensile di 232,8 casi e una media giornaliera di 7,6 casi. Il 55,8% dei casi gestiti sono telefonate; il 39,2% dei casi sono chat. Negli ultimi anni stanno, inoltre, emergendo in maniera sempre più insistente problematiche legate al mondo di internet. Nel 2018, in particolare, Telefono Azzurro ha gestito oltre 250 casi relativi al web, che hanno coinvolto principalmente pre-adolescenti (45% dei casi) e adolescenti (44.1%) di sesso femminile (65% dei casi). Nel 43.1% dei casi i ragazzi hanno chiesto aiuto per problemi legati al cyberbullismo e questa motivazione di intervento è cresciuta del 10% rispetto al 2017.
Telefono azzurro è da sempre accanto agli adolescenti e alle famiglie, continuando a sottolineare il grande valore dell’ascolto. Lo fa quotidianamente grazie alle sue linee gratuite come 1.96.96 e quelle di Emergenza infanzia come il 114 e 116.000. Attive tutto il giorno 24 ore su 24 e presenti su piattaforme online, chat, numeri di telefono, WhatsApp, Facebook, Twitter, app, visibili sul sito www.azzurro.it e www.114.it