Novità in tema di detrazioni fiscali in ambito scolastico. Infatti è in arrivo, annunciato per il prossimo Consiglio dei Ministri, l’adozione di un fondo da 10 milioni per gli istituti che si doteranno di servizi di scuolabus con un basso livello di emissioni e una detrazione fino a 250 euro per le famiglie che ne usufruiranno.
Un testo di 14 articoli, nella versione in bozza, in cui si passa dal bonus di 2mila euro per la rottamazione delle auto più inquinanti, ad un maxi-sconto per la vendita di prodotti sfusi fino alla sforbiciata del 10% all’anno a partire dal 2020 dei cosiddetti “sussidi ambientalmente dannosi”, che sottraggono alle casse pubbliche oltre 19 miliardi l’anno, fino ad azzerarli nel 2040.
C’è poi un programma di incentivazione del trasporto sostenibile, con un bonus fiscale da 2mila euro per i cittadini che risiedono nelle città metropolitane inquinate e che rottamano autovetture fino alla classe Euro 4; un credito che può essere utilizzato entro i successivi cinque anni per abbonamenti al trasporto pubblico locale, con servizi di sharing mobility per veicoli elettrici o a zero emissioni.
Infine un maxi-sconto del 20% (per tre anni) sui prodotti alla “spina”, e cioè senza il packaging per evitare gli imballaggi delle confezioni di alimentari e detergenti.
Le misure per la scuola
“Al fine di promuovere il trasporto scolastico per gli studenti della scuola dell’obbligo e limitare le emissioni inquinanti in atmosfera – si legge all’articolo 2, comma 1, della bozza di decreto legge – presso il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare è istituito un fondo in favore del servizio di scuola bus a ridotte emissioni» dalla dotazione di 10 milioni di euro. Risorse che trovano copertura – precisa la relazione tecnica – «nella quota destinata al medesimo Ministero relativa ai proventi delle aste per i diritti di emissioni inquinanti in atmosfera, ai sensi dell’articolo 19, comma 6, del decreto legislativo 13 marzo 2013, n. 30″.
A poterne beneficiare saranno le scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado, comunali e statali ricadenti in “una delle Città metropolitane nelle zone interessate dalle procedure di infrazione comunitaria n. 2014/2147 del 10 luglio 2014 e n. 2015/2043 del 28 maggio 2015 per la non ottemperanza dell’Italia agli obblighi previsti dalla Direttiva 2008/50/CE sulla qualità dell’aria”.
L’articolo 2, comma 4, dello stesso provvedimento punta a introdurre, così come segnala Il Sole 24 Ore, “una detrazione fiscale al 19% per le spese sostenute per il servizio di scuola bus a ridotte emissioni per la frequenza di scuole dell’infanzia del primo ciclo di istruzione e della scuola secondaria di primo grado del sistema nazionale di istruzione. Fissando a 250 euro il tetto massimo per la detrazione”.