La mia idea di scuola: un luogo di confronto pluralistico, in cui i discenti ed i docenti possano respirare un clima di libertà e che non sia l’emulazione di modelli aziendali goffi e maldestri, decotti ed anacronistici, bensì un ambiente che valorizzi i talenti e le attitudini di ognuno e permetta la partecipazione più ampia alla gestione degli organi collegiali e ad una direzione il più possibile democratica.
Ogni realtà scolastica presenta le proprie peculiarità in quanto comunità educativa e di apprendimento ed in quanto comunità professionale, per cui ogni singola scuola ha l’esigenza di essere valorizzata nella sua identità particolare.
A tale scopo occorre che alla guida della scuola non siano preposti dei burocrati arroganti ed ottusi, calati dall’alto, bensì soggetti scelti in modo libero e diretto dalla stessa comunità professionale che vi opera, cioè dei presidi eletti e con scadenza temporale.
Inoltre, è necessario che siano riconosciute la dignità professionale dei docenti e la libertà di insegnamento, da fin troppo tempo umiliate e calpestate da una sequenza devastante di “schiforme” varate dai tanti governi (sia di centro-destra, che di centro-sinistra) che si sono avvicendati negli ultimi decenni, senza soluzione di continuità e senza alcuna pietà.
Lucio Garofalo