Il Partito Democratico non vuole far scemare l’attenzione sull’emergenza dell’edilizia scolastica. Un altro anno è, infatti, ormai quasi alle spalle ma della più volte annunciata “anagrafe” degli edifici frequentati da oltre sette milioni di alunni ed un milione tra docenti e personale a supporto (Ata), non vi è traccia. Negli ultimi tempi il Miur ha stanziato, in effetti, diversi fondi. Ma solo a favore delle emergenze: il piano straordinario di 358 milioni varato nel 2010, sotto il controllo dei ministeri dell’Istruzione e delle Infrastrutture, ha puntato a sanare lo stato di alta pericolosità di alcune centinaia di istituti (la maggior parte in Lombardia).
Rimane tuttavia un dato di fatto inequivocabile: ad oggi sono oltre 20.000 gli edifici scolastici ancora non a norma, in pratica più della metà totale. Secondo Giulia Tosoni, collaboratrice Dipartimento Scuola del Pd, “10.000 di questi, dovrebbero essere abbattuti”. Al primo partito d’opposizione basta questo dato, davvero molto grave se confermato, per dire che “è finito il tempo delle deroghe per adeguamenti e ristrutturazioni, il momento delle promesse di fondi, cantieri e piani straordinari, che s’incagliano a ogni passaggio burocratico per poi non vedere mai la luce. Cambiare la scuola italiana, renderla un luogo in cui si insegni bene e si impari meglio, non è proponibile senza affrontare la questione dalle fondamenta: la sicurezza degli edifici e anche l’adeguatezza delle strutture”.
Anche i dati numerici avrebbero bisogno di un adeguamento: “il Tavolo ministeriale incaricato di completare il censimento entro il 5 agosto 2009, nel mese di Ottobre era giunto, a quanto risulta, al 60% dei rilevamenti. Poi, più nulla, nessuna notizia”, sottolinea Tosoni. Ma non solo: secondo l’ex rappresentante degli studenti, “nel frattempo, la relazione annuale della Commissione Parlamentare sugli infortuni sul lavoro e le morti bianche, illustrata in Senato il 12 gennaio 2011, ha confermato l’ipotesi per la creazione di una ‘Scuola SpA’, ente a cui trasferire la proprietà degli edifici scolastici. Il “modello Bertolaso” applicato alla scuola”.
Su questi temi – su come mettere in campo le idee migliori, le soluzioni più appropriate, una piena comprensione delle cause e dell’entità del problemi – il Partito Democratico ha promosso per il prossimo 16 giugno a Roma laConferenza nazionale sull’edilizia scolastica: si tratterà di un incontro – in programma presso l’Hotel Nazionale (sala congressi Capranichetta- piazza Montecitorio) – fra parlamentari, amministratori locali, responsabili scuola del Pd sul territorio, associazioni, enti, comitati civici impegnati sul tema, per confrontare idee e proposte in grado di migliorare il grado di sicurezza nelle scuole italiane. Per l’occasione il Pd ha predisposto, per coloro che volessero partecipare, un modulo di adesione on line