Il Miur sta infatti per emanare il decreto ministeriale sull’argomento. Le fasce saranno sempre le solite: la prima, è determinata dalla propria collocazione nella graduatoria ad esaurimento; la seconda riguarderà il personale abilitato, ma non inserito nelle graduatorie ad esaurimento; la terza infine il personale non abilitato, in possesso del solo titolo di studio.
Unitamente all’istanza sarà possibile indicare la scelta delle scuole per le supplenze di competenza dei dirigenti scolastici.
Molti precari ci pongono spesso una domanda che è di vitale importanza per loro: sarà possibile, per le graduatorie d’istituto, scegliere una provincia di inserimento diversa da quella delle graduatorie ad esaurimento? Certamente sì: l’Amministrazione, ha infatti comunicato che le scuole prescelte potranno appartenere anche ad una provincia diversa da quella di inserimento nelle Gae.
Gli orientamenti circa l’emanazione dei relativi decreti sono i seguenti: per metà giugno quello dei docenti e successivamente quello degli Ata; sarà prevista anche l’integrazione delle tabelle di valutazione dei titoli concernenti i due settori di personale.
Critici i sindacati: la Uil sottolinea esprime riserve “nei confronti del Miur per come sta procedendo sulla materia: la tempistica seguita sta creando forti tensioni nel personale precario che si trova a far la scelta delle province in un quadro non definito”.
La Cisl chiede che “nell’emanazione di detti decreti si ponga particolare attenzione a che le procedure non impattino con altri adempimenti e scadenze di processi in atto, al fine di evitare che sulle segreterie scolastiche, già penalizzate dai tagli degli organici, si riversi – in un periodo quale quello estivo durante il quale il personale ha diritto alla fruizione delle ferie – una mole di lavoro non sostenibile. In tale ottica e al fine di una razionalizzazione, è stato suggerito di verificare la possibilità di un aggiornamento dei dati con il recupero di quanto già inserito al sistema”.
Nel frattempo i precari pensano al rinnovo delle Gae e alla scelta della provincia. Ma a quanto pare le scelte su tutta Italia non finiranno qui.