Le Regioni predisporranno i bandi tenendo conto delle Linee guida, corredate dalla Nota metodologica per la descrizione degli standard formativi minimi e dalla Nota sulla classificazione delle figure professionali, approvate dal Comitato Nazionale di Progettazione FIS nella seduta del 26 luglio scorso.
Il progetto pilota, che si prefigge di prefigurare un sistema articolato di integrazione tra l’istruzione scolastica e quella universitaria, tra la formazione e il lavoro, è rivolto sia agli adulti occupati che a quelli disoccupati nonché ai giovani diplomati. Per questi ultimi, lo scopo è di far acquisire ulteriori competenze pertinenti con i fabbisogni del mondo del lavoro, spendibili all’interno di un sistema integrato di certificazione, per favorire ed accelerare un idoneo inserimento occupazionale nonché facilitare l’eventuale continuazione degli studi nell’ambito di percorsi formativi successivi.
I corsi, che dovrebbero avere una durata oscillante tra i due ed i quattro semestri (comunque non inferiore alle 1.200 ore complessive, con almeno il 30% riservato ad attività di tirocinio da svolgersi in luoghi di lavoro), sono riservati ad numero limitato di allievi. Gli interessati potranno chiedere informazioni dettagliate presso gli Assessorati regionali alla formazione professionale.