Basta con esperienze degli studenti in azienda poco formative, senza progetti e anche con episodi di sfruttamento: lo promette il responsabile del ministero dell’Istruzione, Lorenzo Fioramonti, intervistato da La Tecnica della Scuola per rispondere ai tanti quesiti posti dai lettori aderendo all’iniziativa “Dillo al Ministro”.
“Servono aziende con un certo pedigree”
“L’azienda scuola-lavoro – ha detto Fioramonti – è una grande opportunità, ma va fatta bene: si deve da svolgere in aziende, enti locali, strutture universitarie che abbiano un certo pedigree. Oggi ci sono invece aziende dove gli studenti vengono sfruttati o impegnati in strutture come fast food. E non ci siamo”.
Nuove Linee guida
Ad inizio settembre, il Miur ha pubblicato le Linee guida dei percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento, frutto della Legge n. 145 del 2018.
Le nuove modalità di gestione del percorso formativo, composto da un numero di ore dimezzato rispetto a quelle fissate con la Legge 107 del 2015, avranno effetto immediato, quindi saranno messe in atto già dall’anno scolastico in corso.
Cambia solo l’obiettivo
Il progetto del triennio finale delle superiori “ora si chiama ‘percorsi di orientamento’ ed è un termine molto più giustificato – ha detto il ministro -, perché l’alternanza è un percorso di orientamento verso la formazione, che deve rafforzare, interagendo con la comunità di riferimento che il ragazzo dovrà comunque affrontare nel volgere di qualche anno. Il monte orario del triennio? Non si tocca, quello che trasformeremo è l’obiettivo” formativo da raggiungere.
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