A 30 anni dal crollo del muro di Berlino i rappresentanti di Governo, nella persona del ministro Pd per le Politiche Ue, Enzo Amendola, e del Parlamento, con la presidente M5s della commissione Esteri della Camera Marta Grande e la deputata Fi del comitato Schengen Laura Ravetto, hanno scelto di celebrare l’anniversario della fine dell’Europa dei due blocchi, della cosiddetta “Cortina di ferro”, nell’aula magna del liceo classico Torquato Tasso di Roma con gli studenti dell’ultimo anno di 15 istituti superiori.
Oltre agli studenti del Tasso di Roma, i ragazzi del liceo Mamiani e altri ancora in collegamento Skype con l’aula magna del liceo della capitale.
Il preside col ministro
A promuovere e organizzare l’incontro-dibattito “per un’Europa senza muri” in collaborazione con il preside del Tasso è stato il ministero delle Politiche Ue che ha volutamente scelto la scuola e gli studenti prossimi all’esercizio del diritto del voto per la celebrazione che ha per certi versi interessato il mondo intero.
“Le incertezze, le paure, la velocità dei cambiamenti dei nostri giorni – ha sottolineato fra l’altro il ministro agli studenti – non tolgono nulla alla positività della sfida di portare avanti l’integrazione nell’Unione europea, che a dispetto di Brexit e dei possibili nuovi scenari attende e impegna anche la vostra generazione”.
“Oggi sono 30 anni dalla caduta del Muro di Berlino. 30 anni sono un periodo di tempo molto lungo, pensateci bene. Significa che c’è un’intera generazione di giovani donne e uomini che non hanno mai conosciuto il mondo di prima”.
Critiche e provocazioni dai ragazzi
Dal canto loro i ragazzi, dopo la testimonianza diretta del giornalista del Corriere della Sera Maurizio Caprara, che nel novembre di 30 anni fa partì per Berlino, non hanno risparmiato critiche e provocazioni ai rappresentanti delle istituzioni.
“Viva l’Europa” accompagnato da un lungo applauso bipartisan condiviso fra oratori e platea è stato il saluto gridato via Skype dal liceo Mamiani all’aula magna del Tasso.
I 15 istituti scolastici protagonisti della celebrazione fanno parte della “rete di cittadinanza europea” che coinvolge insieme studenti e insegnanti di scuole superiori su identità, valori e sviluppo dell’Unione europea.