“In questi giorni abbiamo fatto un lavoro importante nelle Commissioni Cultura e Lavoro alla Camera, apportando delle modifiche che migliorano il testo del ‘decreto scuola’ e recepiscono le richieste e le osservazioni emerse dal confronto con tutto il personale scolastico, con le organizzazioni sindacali e con coloro che operano quotidianamente nei nostri istituti a contatto con i giovani. Dobbiamo essere soddisfatti. Voglio ringraziare i parlamentari e tutti coloro che si sono impegnati per dare al mondo della scuola risposte attese da tempo. Abbiamo preso in mano una situazione intricata, dopo mesi di non-gestione del governo che ci ha preceduto. Stiamo ponendo rimedio e risolvendo le questioni aperte. Adesso il testo approderà in Aula e mi auguro che si continuerà a procedere con serietà e responsabilità”. Così la Vice Ministra dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Anna Ascani.
Decreto scuola, cosa è stato approvato in Commissione
Riaperte le graduatorie di terza fascia con proroga fino all’anno scolastico 2022/2023.
Autorizzato un nuovo concorso per insegnanti di Religione Cattolica.
Ampliata la platea di coloro che potranno partecipare al concorso straordinario, aperto adesso sia ai docenti che abbiano maturato servizio nei percorsi di Istruzione e formazione professionale (IeFP), sia a coloro che abbiano effettuato una delle tre annualità richieste dall’anno scolastico 2008/2009, sia a chi sta svolgendo nell’anno in corso la terza annualità di servizio.
Stabilita per i cosiddetti “diplomati magistrali” la trasformazione del contratto di lavoro in contratto a tempo determinato in caso di sentenza sfavorevole, con l’obiettivo di garantire continuità didattica.
Valorizzata l’esperienza di coloro che hanno svolto il ruolo di facente funzione DSGA (Direttori dei servizi generali amministrativi) con un percorso dedicato.
Internalizzati i servizi di pulizia e ausiliarato nelle scuole di ogni ordine e grado. E per i cosiddetti ex LSU, prorogato di due mesi il termine per le assunzioni, con una seconda fase che permetterà di recuperare i posti rimasti eventualmente disponibili grazie a procedure di mobilità volontaria: è prevista una seconda procedura, successiva, sui posti ancora residuali, con requisito di 5 anni, anche a tempo determinato.
Inserito il coding tra le metodologie didattiche da acquisire nell’ambito dei crediti formativi o durante il periodo di formazione e prova legato al concorso. Una risposta concreta anche agli enti locali con il via libera nelle scuole paritarie alla sostituzione temporanea di docenti con personale educativo.
Per quanto riguarda l’università, esplicitati i requisiti per accedere alle procedure di stabilizzazione negli enti di ricerca.
Sono queste alcune delle novità contenute negli emendamenti approvati.
L’avvio dell’esame del ‘decreto scuola’ è stato fissato a partire da lunedì 25 novembre dalla Conferenza dei capigruppo di Montecitorio.