Il fumo fa male. Ma i giovani sembrano ignorarlo. Ecco che allora devono subentrare le istituzioni, ad iniziare da quelle che curano la salute dei cittadini cercando di fare del tutto per prevenire l’insorgenza di malattie sociali, le quali rappresentano un danno per la comunità quasi sempre enorme ed irreparabile.
Un bell’esempio in questa direzione arriva dalla Francia, dove per tenere lontani i minorenni dalle sigarette si è constatato che non basta il divieto di vendita delle “bionde” agli under 18 anni: il ministro della Sanità, Xavier Bertrand, ha scritto allora una circolare che prevede “zone protette” intorno agli edifici scolastici.
La misura, inusuale ma che i salutisti non possono che condividere, potrebbe tradursi in un vero e proprio bando del tabacco e di tutti i suoi derivati nelle aree vicino agli istituti: diventerà impossibile, tanto per capire, acquistare un pacchetto di sigarette nelle vicinanze dei luoghi d’istruzione frequentati da ragazzi minorenni.
Il ministro dell’istruzione transalpina sembra inoltre fare davvero sul serio: dalla circolare si evince che nella lista di prodotti banditi ci sono anche le sigarette aromatizzate, molto gradite dalle giovani generazioni. Bertrand, infine, ha annunciato che per far rispettare al meglio le regole verranno potenziati i controlli nelle zone no smoking e intensificati gli interventi per la lotta al contrabbando.