Lucia Azzolina è il nuovo ministro dell’Istruzione: la scelta del premier Conte non è stata gradita ai partiti del centro-destra. La difende a spada tratta Luigi Di Maio, leader politico del M5S, anche se Azzolina è posizionata più vicino all’area “grillina” di Roberto Fico piuttosto che alla sua: una circostanza che alla lunga potrebbe creare qualche destabilizzazione all’interno del movimento.
Lucia Azzolina e Gaetano Manfredi, indicati dal premier come ministri di Scuola e Ricerca, sono “due nomi che ci riempiono d’orgoglio”, scrive il ministro degli esteri su Facebook.
“Due ministeri, per ascoltare due mondi complessi – aggiunge -. L’ennesimo segnale che questo governo vuole dare, a dimostrazione del fatto che per noi scuola, università e ricerca rimangono al centro della nostra azione politica. Il Movimento è pienamente soddisfatto”.
Su Azzolina: un punto di riferimento sempre presente
“La nostra Lucia Azzolina – ha scritto nel post – sarà la nuova ministra della Scuola. Prima ancora di diventare portavoce alla Camera, Lucia ha sempre avuto a cuore le tematiche della scuola e con il suo nuovo incarico saprà parlare nel migliore dei modi al mondo della scuola, conoscendo concretamente tutte le problematiche”.
“I complimenti a lei da tutto il MoVimento, a dimostrazione del fatto che con impegno si possono raggiungere importanti traguardi. Con lei la scuola avrà un punto di riferimento chiaro e sempre presente”.
Su Manfredi: un riconoscimento alle università del Sud
“I nostri complimenti – scrive ancora Di Maio – vanno anche a Gaetano Manfredi, Rettore dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, che sarà il nuovo ministro dell’Università e della Ricerca”.
“Si tratta di una persona di indiscussa professionalità che conosce il mondo dell’Università avendolo vissuto per anni sempre con grande impegno. Una scelta che ci rende felici anche per un altro motivo: finalmente arriva un riconoscimento alle università del Sud. Lo avevamo chiesto con forza, perché il Sud ha tutte le potenzialità per rilanciarsi”, conclude Di Maio.