L’utilizzo del game-based learning in classe è in forte crescita: se negli Stati Uniti sono già molti i giochi digitali impiegati a fini didattici, anche le scuole italiane si stanno aprendo a questa innovazione.
La possibilità di realizzare esperienze di apprendimento coinvolgenti, attraverso strumenti che gli studenti usano quotidianamente divertendosi, costituisce infatti un grande stimolo per avvicinarsi a questa tecnica.
Il game-based learning è utilizzato con successo per sviluppare competenze come pensiero critico e creativo, pensiero computazionale, problem solving, capacità di collaborazione e può rivelarsi utile anche per insegnare le materie del curricolo scolastico.
A tal riguardo si vuole evidenziare il “Game@School – Olimpiade Nazionale del Videogioco nella Didattica”, un evento che nasce con l’obiettivo di mostrare come i videogames possono assumere valenze positive se inseriti in una didattica quotidiana ispirata a metodologie attive, in cui lo studente acquisisce capacità riflessive e analitiche.
L’idea di fondo è che il videogioco, oltre a rappresentare in modo molto efficace il mondo dell’immateriale in cui i ragazzi sono immersi, può essere valorizzato come strumento di comunicazione della propria creatività e della propria visione del mondo.
Attraverso tale competizione, gli studenti, in squadre da 2 a 4 componenti, saranno chiamati a mettere in gioco le loro abilità e competenze per realizzare un videogame sul tema proposto.