Lucia Azzolina nuovo ministro della Scuola. La designazione dell’esponente del Movimento Cinque Stelle come successore di Lorenzo Fioramonti, dimessosi il giorno di Natale, ha scatenato un vespaio di polemiche. Sulla pagina Facebook della Tecnica della Scuola, nel sondaggio realizzato tra i nostri utenti, il risultato è stato netto: per quasi l’80% la nomina di Azzolina non è soddisfacente. Più di 900 i commenti al post, tutti molto critici con l’attuale sottosegretario.
Azzolina ministro, minacce e insulti su Facebook
Purtroppo, però, c’è da registrare anche altro: minacce e insulti su Facebook in particolare da chi si sente “preso in giro” dopo l’approvazione del decreto scuola.
Infatti, in tante pagine e gruppi Facebook, c’è le aveva augurato la morte, chi chiedeva quale fosse il suo telefono e il suo indirizzo di casa, chi la malediceva. “Sarai fuori dal Parlamento molto presto. Ci terremo al corrente del tuo futuro lavorativo e ti perseguiteremo nella scuola nella quale presterai servizio”, uno dei commenti. “Vergognati! Presto con il concorso te ne andrai a casa tu!”; “Augurarle la morte è poco”, scriveva un utente.
Da cosa nasce l’avversione nei confronti di Lucia Azzolina? Dal decreto scuola e non solo: in particolare sulla posizione riguardo i precari storici con la Lega che aveva promesso un concorso straordinario semplificato mentre il M5S, si era opposto, chiedendo una maggiore qualità nella selezione. In quell’occasione da molti profili social erano arrivati insulti, anche di contenuto sessista nei confronti della parlamentare.
E dopo la nomina a ministro gli attacchi, soprattutto sessisti, sono aumentati. Adesso in sua difesa arrivano anche le parlamentari e i parlamentari del MoVimento 5 Stelle del gruppo Pari Opportunità di Camera e Senato: “Gli attacchi sessisti dei fan di Matteo Salvini che sui social si sono scagliati contro la ministra Lucia Azzolina sono vergognosi e disarmanti. Ancora una volta dobbiamo assistere a delle vere e proprie discriminazioni di genere nei confronti delle donne, che non vengono valutate in base alle loro competenze, ma solo in base al sesso”.
E ancora: “Non staremo qui a spiegare quanto tutto questo dimostri il basso livello dello scenario politico attuale, ma sicuramente sottolineiamo il serio problema culturale che il nostro Paese deve ancora affrontare. Fino a quando una donna, anzi in questo caso la ministra dell’Istruzione, dovrà difendersi da attacchi denigratori e misogini invece che sul merito e le competenze non ci sarà mai la piena parità. Nell’esprimere la nostra solidarietà a Lucia Azzolina, ribadiamo che il nostro impegno contro ogni tipo di discriminazione di genere prosegue nel rispetto di tutte le donne e di tutti i cittadini del Paese”, concludono i parlamentari M5S.