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Flc: “Basta con le vertenze scuola per scuola”

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Con una nota interna, molto ampia ed articolata, la direzione nazionale di Flc-Cgil interviene sulla questione della contrattazione integrativa di istituto e fornisce indicazioni alle proprie strutture periferiche su come gestire il contenzioso a livello locale.
Secondo Flc, sono tre i possibili scenari a livello di singola istituzione scolastica:
a) il dirigente scolastico comunica alla Rsu che d’ora in avanti alcune materie, come per esempio l’assegnazione del personale ai plessi o l’utilizzazione dei docenti nelle varie attività, è di sua esclusiva competenza
b) il d.s. dichiara di volersi attenere alle indicazioni contenute nella nota ministeriale del 1° settembre scorso
c) il d.s. procede come in passato e riconosce la piena vigenza dell’articolo 6 del CCNL.
La Flc ammette che la stragrande maggioranza dei dirigenti (compresi i propri iscritti) sta rientrando di fatto nel secondo caso (è bene ricordare che il sindacato di Pantaleo considera del tutto illegittima la nota ministeriale in questione).
La novità di questa ennesima presa di posizione della Flc sta nella ammissione che “la battaglia sulla difesa del contratto e della contrattazione nei luoghi di lavoro è una battaglia politico culturale che non può essere risolta solo nelle aule dei tribunali”.
L’obiettivo è dunque quello di “assottigliare la platea” dei dirigenti che non riconoscono la supremazia della contrattazione di istituto rispetto alle note ministeriali o alle norme dei decreti 150/09 e 141/11; per ottenere questo risultato, secondo la Flc “occorre avviare un confronto, organizzare incontri di formazione con dirigenti, dsga, rsu”. La parola d’ordine deve essere: “dialogare, dialogare, dialogare, formare e informare”.
Intanto sul piano legale si sta delineando uno scenario abbastanza chiaro: solo poche settimane fa il Giudice del lavoro di Bergamo ha depositato una sentenza con la quale vengono accolte le tesi ad un dirigente scolastico che aveva assegnato direttamente gli incarichi di funzione strumentale.
La Flc, insomma, sa benissimo che nel corso del 2010/2011 le sentenze giudiziarie a favore dell’Amministrazione sono state in numero decisamente superiore rispetto a quelle favorevoli ai sindacati; e anche in futuro, soprattutto dopo l’entrata in vigore del decreto 141/11, la situazione non cambierà di certo. 
Non a caso la struttura centrale invita le segreterie regionali e provinciali alla massima cautela e suggerisce
“di raccordarsi con l’ufficio legale nazionale prima di avviare qualunque azione: infatti occorre ricordare che in questa battaglia una pronuncia negativa non rimane limitata nell’alveo provinciale ma viene utilizzata per sminuire l’impostazione seguita a livello nazionale”.