A commento del nostro articolo “Miur, il vuoto attorno Azzolina: nomine dei direttori generali in alto mare e i decreti possono attendere”, nel quale si ricorda che negli ultimi quindici mesi sono stati cambiati tre ministri, ma non si è stati in grado di sbloccare le nomine di ben dieci direttori generali e di quattro dirigenti a capo degli Usr, riceviamo e pubblichiamo l’amara riflessione di Saverio Pantuso, segretario generale Uil Scuola Lazio.
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Mentre porgiamo ancora una volta le migliori felicitazioni e gli auguri di buon lavoro alla nuova, potremmo dire “ennesima”, ministra dell’Istruzione, ricordiamo a noi stessi, visto che rammentarlo alle istituzioni sembra inutile, che l’Ufficio Scolastico Regionale del Lazio è privo del suo direttore dallo scorso agosto. Tra due settimane, saranno passati quindi ben sei mesi. E pensare che nello stesso periodo si sono avvicendati ben tre ministri.
Forse per il Miur non si ragiona ad anni solari ma ad “anni luce”, nella misura in cui la Sapienza è la Luce dell’uomo…
Applicando una logica paradossale, potremmo dedurre che è molto più facile avere nuovi ministri, piuttosto che nuovi direttori scolastici.
Intanto, il tempo scorre ed i problemi della scuola laziale si aggravano di giorno in giorno: pensionamenti, organici, contratti decentrati fermi, Uffici di II fascia scoperti o con faticose reggenze.
Per non parlare dei concorsi in via di svolgimento, che sembrano dispersi nelle nebbie, come quello ordinario per Dsga, di cui non è dato sapere “lo stato dell’arte” dei lavori, con buona pace della tanto declamata “trasparenza”. E ci chiediamo che sarà delle numerose ulteriori procedure concorsuali che si dovranno avviare.
Ed ancora, urge affrontare la questione della regolarizzazione dei nuovi contratti con i 110 Dirigenti Scolastici neo immessi in ruolo, privi della firma del direttore generale, unico competente, per i quali la Corte dei Conti ha formulato più di un rilievo.
Probabilmente siamo noi ad errare. Magari, nell’era della realtà virtuale, il direttore già “esiste” in qualche “sito”. E forse non lo si vede fisicamente, perché, come in una datata e significativa canzone di Paolo Conte, intitolata “Il Maestro è nell’anima”, anche lui è “Nell’Anima…”.
Comunque, la Uil Scuola del Lazio, anche in questo frangente, coglie l’occasione per ringraziare il personale della direzione, e gli Atp, i quali, ancora una volta, dimostrano senso del dovere e spirito di abnegazione, nonostante sembri delinearsi una sorta di burocratico “Deserto dei Tartari”.
Nel rispetto di ruoli e competenze, la Uil Scuola Regionale rimane al fianco di tutti i dipendenti dell’istruzione laziale, con particolare attenzione ai loro diritti, pronta a porre in essere quanto dovuto in ogni sede, per cooperare ad una reale efficienza ed efficacia dell’azione amministrativa e formativa.
Saverio Pantuso, segretario generale Uil Scuola Lazio