Un vero esempio di tenacia e di attaccamento ai valori, quelli da cui troppi giovani d’oggi si tengono lontani, arrivando in ancora alto numero a lasciare la scuola anzitempo.
Ad incarnarlo è una 15enne romana: si chiama Emilia Fares, studentessa non vedente del Liceo Russell di Roma, dalla cui pagella del trimestre – appena pubblicata – risulta avere conseguito delle valutazioni eccellenti, con la media del 9 e 10 in Greco.
Selezionata nella più grande simulazione Onu in Italia
La ragazza capitolina è uno dei best delegate della nona edizione Imun Roma, la più grande simulazione Onu organizzata in Italia: ora è giunta la notizia che Emilia andrà a New York, grazie ad una borsa di studio.
Il titolo di best delegate e la borsa di studio a New York – scrivono le agenzie – sono solo le ultime tappe delle tante soddisfazioni che Emilia si è presa nonostante dalla nascita le sia stata diagnosticata la ‘Amaurosi congenita di Leber’, una rara patologia genetica che colpisce la retina e comporta la totale cecità.
Per lo studio usa una sorta di braille digitale
La giovane romana è anche rappresentante di classe, pratica l’atletica e si cimenta pure come attrice amatoriale.
Per studiare, la giovane ipo-vedente utilizza quotidianamente un software, una sorta di braille digitale, attraverso il quale può consultare in abbastanza agevole i testi e i vocabolari.
Un vero esempio a cui dovrebbero guardare tanti coetanei annoiati dalla vita, privi di valori e senza mordente.