Le aule di ogni edificio scolastico devono essere protette sia dai rumori esterni che dai rumori interni provenienti da ambienti adiacenti.
Per mitigare il rumore proveniente dall’esterno è necessario agire sull’isolamento acustico di facciata, mentre per quanto riguarda il rumore interno si analizzano:
- il potere fonoisolante degli elementi di separazione tra ambienti adiacenti
- il livello di rumore di calpestio
- il livello di rumore degli impianti
Innumerevoli studi scientifici evidenziano la correlazione tra comfort acustico di una aula, concentrazione, benessere e apprendimento degli studenti.
Gli ambienti, come le aule scolastiche, deputati al ruolo dello sviluppo della formazione e della cultura attraverso l’apprendimento, viziati da rumorosità e riverbero acustico sono ambienti dove si apprende meno. A tal riguardo la fotografia della scuola italiana in riferimento all’inquinamento acustico non è delle migliori.
La progettazione e la costruzione degli edifici scolastici negli ultimi anni è stata organizzata seguendo i dettami del Decreto Ministeriale del 18 dicembre 1975 sulle “Norme tecniche aggiornate relative alla edilizia scolastica, ivi compresi gli indici minimi di funzionalità didattica, edilizia ed urbanistica, da osservarsi nella esecuzione di opere di edilizia scolastica”.
Tali norme stabiliscono la rumorosità ideale di un luogo attraverso il “tempo di riverberazione”, cioè quanto a lungo le onde sonore rimangono sospese nell’ambiente.
Le leggi italiane – del 1967 e del 1975 – fissano per le scuole un tempo di riverberazione di 1,2 secondi. ma in tanti istituti scolastici, anche di nuova costruzione, si arriva a 3 secondi.