Le vicende sono ben note. Quel concorso non si è ancora concluso. Con la legge n. 202/2010, infatti, si è cercato di mettere una pezza a una sentenza di annullamento del Cga, che prevedeva il rifacimento del concorso ex novo. In base a questa legge si sta provvedendo alla ricorrezione degli elaborati dei ricorrenti bocciati alla prova scritta. Ciò significa reimbustare i compiti, garantirne in qualche modo (non si sa come) di nuovo l’anonimato e, ignorando correzioni precedenti, riesaminarli
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Concorso dirigenti, per la Sicilia è una storia a parte
Ciò significa anche che i 2.386 posti messi a concorso e ripartiti per regione, in Sicilia parlano un’altra lingua: sono cioè subordinati agli esiti di questa ricorrezione. Da questa ricorrezione usciranno fuori degli ammessi alla prova orale che dovranno sostenerla per risultare eventualmente vincitori. Ma fermo resta che la matematica è la regina delle scienze e che i vincitori del 2004 ci saranno. E poi, a Dio piacendo, si espleterà il concorso 2011, e ci saranno gli altri vincitori.
Ma quelli del 2004 avranno precedenza. E così i circa 250 posti siciliani a quanto si ridurranno? Vero è che influiranno i pensionamenti, ma il dimensionamento feroce degli istituti non la scia ben sperare. Contrazione delle presidenze, lo spettro del concorso 2004 con altri eventuali idonei che aleggia, i ricorsi a pioggia che naturalmente riguardano in gran numero la Sicilia.
Gli aspiranti presidi siciliani studiano con un brivido in più di quelli delle altre regioni. Irredimibile è la Sicilia, come sempre.