Su richiesta delle organizzazioni sindacali il Ministero, rappresentato dal direttore del Dipartimento università e dal direttore del personale del Dipartimento istruzione, si è impegnato a riaprire il confronto sui contenuti dei decreti (si veda precedente articolo) che regolamenteranno l’avvio dei Tfa, prima di sottoporli alla firma del nuovo ministro Profumo.
Peraltro, le OO.SS. hanno fatto notare come le procedure che hanno portato ai decreti non abbiano tenuto in alcun conto le relazioni sindacali.
E sul numero dei posti disponibili per le attivazioni inerenti le lauree magistrali per la scuola secondaria di primo grado e i tirocini formativi attivi per la scuola secondaria di primo e secondo grado si è registrata una disponibilità ad apportare modifiche, dopo le notizie sulla probabile riduzione di diverse migliaia di posti rispetto a quelli indicati a suo tempo dalle Università.
In effetti, nel corso dell’incontro i rappresentanti del Miur hanno comunicato ai sindacati che nei provvedimenti firmati dal ministro Gelmini per i corsi di laurea magistrale relativamente alla secondaria di I grado sarebbero previsti 2.802 accessi (a fronte di un fabbisogno stimato dal Ministero in 2.493 unità e di un’offerta degli Atenei per 6.046 posti); per i percorsi di tirocinio formativo attivo destinati alla secondaria di I grado gli accessi sarebbero stati 4.275 (in presenza di un fabbisogno di 4.626 e di un’offerta complessiva delle Università di 7.239); per il Tfa relativo al II grado, sarebbero 15.792 i posti autorizzati (a fronte di un fabbisogno stimato in 5.659 unità e di un’offerta degli Atenei di 19.125 posti).
Comunque, proprio perché privo della firma dell’attuale Ministro dell’istruzione, il decreto sulla ripartizione dei contingenti assegnati per i Tfa e le lauree magistrali della scuola secondaria di primo grado nelle varie Università e istituzioni Afam non è ancora stato inoltrato al Mef e alla Funzione pubblica per le previste autorizzazioni.
Ma dal 6 dicembre dovrebbe avere inizio il confronto con le organizzazioni sindacali sui temi del reclutamento e del precariato e si spera, a partire da quella data, di saperne di più e soprattutto di avere dei dati definitivi sul numero di posti attivabili.