Il 2012 si apre all’insegna degli scioperi, anche nel comparto scuola.
Si parte già il 4 gennaio con la protesta proclamata dal MARS (Movimento Azione Riforme Sindacali) che prevede l’astensione da tutte le prestazioni straordinarie e aggiuntive per tutto il mese di gennaio.
A dire il vero il Mars aveva dichiarato lo sciopero già dal 1° gennaio, ma siccome durante il periodo Natale-Capodanno le regole in vigore non consentono gli scioperi nei servizi essenziali, la protesta è stata spostata di qualche giorno.
Per i giorni 9 e 10, invece, sono previste due giornate di sciopero proclamate dal SISA (Sindacato indipendente scuola ambiente).
La protesta del piccolo Sindacato di base riguarda soprattutto le nuove regole sui pensionamenti: “Tenere a scuola docenti e ATA per 41, 42, 43 anni – sostiene il segretario nazionale Davide Rossi – è una offesa a lavoratori onesti e un modo per impedire l’accesso al lavoro a tempo indeterminato per i precari”.
“La recente manovra del Governo – afferma sempre Rossi – è irricevibile da quelle donne e da quegli uomini che sono e rappresentano un’Italia degna e che s’indigna, che non evade il fisco, che non ruba, che vorrebbe vedere garantiti due diritti elementari: quello al lavoro e quello alla pensione, possibilmente con criteri di giustizia e di eguaglianza, lavorando non da precari da giovani e pensionandosi dopo 40 di lavoro”.
Ma il segretario nazionale non si ferma lì e parla di un provvedimento “vampiresco” che porta la firma dell’ “iniquo Monti”.
Per il 27 gennaio è in programma anche uno sciopero nazionale generale proclamato da diversi sindacati di base (Usb, Slai-Cobas, Cib-Unicobas, Snater, Usi, Sicobas) ai quali nei prossimi giorni si potrebbero aggiungere anche altre sigle.
Anche in questo caso la protesta riguarda la “manovra Monti” e in particolare i tagli della spesa pubblica e le nuove misure sui pensionamenti.
Per intanto, dopo lo sciopero di un’ora del 19 dicembre, i sindacati rappresentativi non hanno annunciato altre azioni.
Ma fra qualche giorno prenderà avvio nelle scuole la campagna elettorale per il rinnovo delle RSU e forse il clima potrebbe cambiare.