“L’emergenza è emergenza, nel senso che tutte le norme che saranno approvate per superare questa fase critica e che arriverà fino alla fine dell’anno scolastico devono essere, comunque, considerate per quello che valgono, comprese la loro controvertibilità. Ma non è il tempo delle polemiche, ma delle visioni. Infatti, se le nuove modalità di svolgimento degli esami del primo e del secondo ciclo soddisfano l’esigenza burocratica di verbalizzare comunque una sessione d’esame, costituiscono la prova provata dell’inadeguatezza di un sistema educativo fermo a paradigmi del novecento”.
Lo afferma Valentina Aprea, deputata di Forza Italia e responsabile del Dipartimento Istruzione del movimento azzurro. Forza Italia “chiede al governo e alla ministra Azzolina di cominciare anche per la scuola a costruire una Fase due di interventi per riscrivere su nuove basi il sistema educativo nazionale attraverso tre mosse. La prima deve riguardare finalmente l’abolizione del valore legale del titolo di studio, secondo la visione di Luigi Sturzo e di Luigi Einaudi. La seconda mossa deve riguardare la centralità delle competenze che deve davvero, e non solo a parole, sostituire la centralità delle nozioni scolastiche rispetto alle quali si continua ad insegnare e a valutare gli studenti”.
“La terza ed ultima mossa, non meno importante delle prime e conseguente ad esse – continua – riguarda la formazione iniziale e continua dei docenti nella direzione di un modo di fare scuola che deve essere del terzo millennio. A partire dalle più essenziali competenze digitali per l’uso di device attraverso reti accessibili e funzionali, i docenti italiani devono ripensare il proprio ruolo in modo interdisciplinare e molto più giocato sulle soft skills che sulle singole discipline e le formule teoriche di trasmissione e verifica dell’apprendimento. Se il mondo non sarà più lo stesso dopo il contagio del coronavirus ai popoli del pianeta, è inaccettabile pensare che ancora una volta solo la scuola debba ricominciare a settembre con gli stessi schemi e i vecchi riti. Il lavoro da cominciare è tanto, diamoci da fare. Forza Italia è pronta a collaborare se si vorrà iniziare questa necessaria rivoluzione anche nella scuola”, concluda Aprea.