Ecco la lettera pubblicata dal Messaggero
Ringrazio Ennio Morricone per le sue parole sull’insegnamento della musica a scuola, perché siamo di fronte ad una gravissima carenza del nostro sistema educativo. In Italia la scuola non considera l’arte come una attività culturale. Neanche la musica. La musica è bandita dall’insegnamento scolastico. E’ bandita la stessa dignità formativa della musica. Si ignora in tal modo che è più impegnativo – ma anche più avvincente – imparare a suonare bene un brano musicale che risolvere un esercizio di matematica. Perché suonare è faticoso, ma riempie di gioia. Il Comitato nazionale per l’apprendimento pratico della musica che ho l’onore di presiedere è riuscito ad inserire la pratica musicale nel percorso scolastico delle elementari e delle medie. Una prescrizione purtroppo caduta (per ora) nel vuoto per la mancanza di insegnanti o, meglio, per l’assenza di volontà nel bandire concorsi e intraprendere un serio percorso di formazione.
L’ex ministro aggiunge
Il Comitato, in questi anni di attività, ha raggiunto alcuni parziali obiettivi: nelle scuole si sono moltiplicate le attività musicali pratiche e facoltative; si sono costituiti, su iniziativa degli alunni, cori orchestre, bande musicali… Ma il nostro è un traguardo più ambizioso. Vogliamo arrivare a una pratica diffusa della musica nella scuola. Una pratica, per così dire, “di massa” che si potrà dispiegare soltanto attraverso l’inserimento della musica praticata nel curriculum dello studente. Per far ciò è necessaria una chiara volontà politica. Il Comitato ha preparato un progetto che mette insieme le risorse statali, le associazioni di cori, le bande musicali e le orchestre private, perché tutti concorrano alla realizzazione di un piano pluriennale che conduca alla realizzazione di un vero e proprio curriculum musicale per lo studente. Una cosa è certa: senza la pratica musicale la scuola è come mutilata. La musica è cultura essenziale, ha ragione Morricone. In Germania la metà della popolazione, compresi vecchi e bambini, suona uno strumento e le orchestre sono migliaia e migliaia. Il segno di una grande civiltà musicale. C’è forse qualche rapporto con il fatto che la Germania rappresenti anche la prima potenza economica dell’Europa e una delle prime al mondo?