Creare una rivista per ragazzi nei tempi della Quarantena e accompagnarli in questo difficile momento informando e divertendo. Un simpatico frutto, che può avere ampia utilizzazione per la DaD nella scuola primaria, nato dall’iniziativa di Giuseppe Iacobaci, traduttore catanese, che lavora da anni nel campo dell’editoria.
Gli abbiamo rivolto qualche domanda sulla genesi e gli scopi dell’iniziativa totalmente gratuita.
Com’è nata l’idea di questa rivista?
Ho una figlia di tredici anni e andare in edicola per lei mi ha sempre messo in depressione. Albi da colorare e merchandising legato alla tv. A parte il meraviglioso Topolino di questi anni (testata che ha toccato vette assolute sotto la direzione di Valentina De Poli, va detto, ma legata per sua natura a un unico immaginario) c’era davvero poco. Mia figlia non ha avuto come me la fortuna di poter sfogliare un Corrierino nato nella sua epoca. Le prestavo i miei, ma per lei erano comunque resti ingialliti di un passato lontano.
Da anni avevo il sogno di radunare persone e creare una rivista per ragazzi, ma non era facile trovare gente con le giuste capacità, con una visione precisa e con il giusto entusiasmo.
In questi giorni tristi di quarantena mi è capitato di riparlarne con Patrizia Comino, disegnatrice meravigliosa, colorista di importanti testate americane, grande amica, e “pazza” come me.
Le raccontavo di come sarebbe bello poter dare proprio in questi giorni un po’ di quelle emozioni delle riviste di un tempo, ma con uno spirito moderno. Alle prime parole Patrizia ha subito reagito con immenso entusiasmo, dandomi la carica. Abbiamo lanciato un piccolo appello e pian piano sono arrivate proposte e persone.
Siamo stati veramente pignoli nel vagliarle, perché avevamo un’idea molto precisa. Ci ha immediatamente colpito il lavoro di Paola Patrizi, mente vulcanica e inarrestabile, che si è rivelata da subito l’elemento che mancava. Da questo trio, Giuseppe Paola e Patrizia, è nato tutto.
In brevissimo tempo abbiamo via via scovato disegnatori, scrittori, poeti che hanno capito l’idea, allargato la rete e ci hanno regalato con gioia la loro bravura e i loro giochi, racconti, fumetti.
Qual è stata l’accoglienza del pubblico?
Siamo stati letteralmente sopraffatti da un’ondata di affetto attenzione e stima che ci ha un po’ stordito ei mmediatamente ridato la carica. Centinaia di condivisioni, migliaia di visualizzazioni in pochissime ore.
Adulti e bambini hanno letto e amato le storie, hanno riso con noi (perché noi, nel farlo, abbiamo riso tantissimo!), hanno colto piccole strizzatine d’occhio e voglia di sdrammatizzare (nei limiti del possibile, e sono limiti molto ristretti) la situazione attuale informando e facendo soprattutto sentire una presenza, una vicinanza.
Il nostro obiettivo era anche quello di conquistare i grandi, far ritrovare loro qualcosa, ma soprattutto dare ai bambini qualcosa di molto concreto e legato alla loro vita di oggi, trattandoli con rispetto, senza condiscendenza.
Nella rivista c’è anche moltissimo materiale realizzato direttamente dai ragazzi.
Anche gli insegnanti si sono accorti della vostra rivista?
A poche ore dal suo esordio online la Rivista dei ragazzi era già “virale”, con condivisioni incontrollate, messaggi di affetto, foto delle pagine stampate e delle riviste montate, lo stesso giorno siamo diventati… dei compiti!, oggetto di un’analisi del testo da parte di una insegnante (abbiamo scherzato fra noi dicendo che da complici dei bambini eravamo passati al lato oscuro della forza… ma viva le maestre! è stata una cosa bellissima, scherzi a parte).
Ci sarà un seguito all’iniziativa?
Il secondo numero della rivista è già in fase di realizzazione, e racconterà la quarantena ancora sotto una luce diversa. Contiamo di stupire ancora e dare nuovi stimoli. E ai nostri piccoli personaggi che già hanno conquistato i ragazzi, come la pestifera Carlotta Tiribili mia e di Patrizia Comino (la bimba è anche titolare di una sua rubrica di “Monellerie Professionali”) se ne aggiungeranno altri, altrettanto deliziosi e buffi.
E già è pronta, con il nome di KidMag un’edizione in inglese della rivista, da regalare ai bambini del resto del mondo se vorranno leggerla.
Ricordando sempre che è tutto gratis, tutto un dono, dovuto, per una generazione che sta vivendo con straordinaria forza d’animo un momento complesso e assolutamente contrario alla natura scalmanati e libera della giovinezza, un momento che mai nessuno si sarebbe aspettato di vivere.
LINK alla rivista