Home Generale Il Papa prega per la scuola: coraggio e successo

Il Papa prega per la scuola: coraggio e successo

CONDIVIDI

Breaking News

January 18, 2025

  • Docente aggredita da trenta genitori inferociti, la svolta: è stata arrestata per violenza sessuale sugli studenti
  • Oliviero Toscani è morto: la sua campagna pubblicitaria a scuola con bimbi stranieri attorno alla maestra che legge Pinocchio 
  • Gli stranieri delinquenti vanno espulsi o arrestati, quelli bravi dopo 10 anni di scuola diventino cittadini italiani: Tajani rilancia lo ‘Ius Italiae’ 
  • Latino alle medie, letteratura alla primaria e stop alla geostoria: Valditara presenta le Nuove Indicazioni Nazionali del primo ciclo 

Oggi Papa Francesco, nel corso della Messa a Santa Marta, ha pregato il Signore perché dia a studenti e insegnanti il coraggio di andare avanti in questo tempo della pandemia. Nell’omelia, ha affermato che la vita cristiana è la mistica di un “rimanere” reciproco: noi in Gesù e Gesù in noi.

Nel  giorno in cui la Chiesa celebra la memoria della Madonna di Fatima, il Papa ha detto: “Preghiamo oggi per gli studenti, i ragazzi che studiano, e gli insegnanti che devono trovare nuove modalità per andare avanti nell’insegnamento: che il Signore li aiuti in questo cammino, dia loro coraggio e anche un bel successo.

Il Vangelo e la predica della vite

Nell’omelia il Papa ha commentato il Vangelo odierno (Gv 15, 1-8) in cui Gesù dice ai suoi discepoli: «Io sono la vite vera e il Padre mio è l’agricoltore. Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo taglia, e ogni tralcio che porta frutto, lo pota perché porti più frutto … Come il tralcio non può portare frutto da se stesso se non rimane nella vite, così neanche voi se non rimanete in me. Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me, e io in lui, porta molto frutto, perché senza di me non potete far nulla».

La vita cristiana è un “rimanere” in Gesù. Il Signore usa l’immagine della vite. Questo “rimanere” non è un “rimanere” passivo, un addormentarsi nel Signore: è un “rimanere” attivo e anche reciproco. Anche Lui “rimane” in noi. È un mistero di vita, un mistero bellissimo”.