Home I lettori ci scrivono Concorso straordinario, alcune riflessioni

Concorso straordinario, alcune riflessioni

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Salvate dal Ministro Azzolina a dal M5S i precari della scuola italiana che hanno prestato servizio solo su posto di sostegno senza titolo di specializzazione. A questi docenti precari non è consentito partecipare al concorso straordinario, pur avendone pieno titolo, per la classe di concorso dalla quale sono stati nominati per anni e anni.

Questi docenti spesso hanno scelto di insegnare su posto di sostegno pur potendo scegliere il posto comune, per non abbandonare i loro alunni H e le loro famiglie che spesso li imploravano di continuare la loro opera e portare a compimento il loro lavoro.

A questi docenti precari tutti (Miur-Sindacati) hanno sempre assicurato che la nomina su posto comune e su posto sostegno si equivalevano sia ai fini giuridici che ai fini economici.

Adesso vengono discriminati umiliati e bistrattati o peggio ancora scherniti, eppure hanno  maturato un’esperienza professionale invidiabile sia su posto sostegno sia su posto comune essendo contitolari delle classi a cui i dirigenti li hanno assegnati. Non rendetevi complici, ma anche artefici, di una così grave ingiustizia di cui non credo ci si sia resi conto fino in fondo.

Basterebbe un semplicissimo emendamento nel Decreto Legge in corso di approvazione per sanare una ferita inferta a molti cittadini italiani, docenti precari, che hanno sempre creduto nelle istituzioni e che hanno contribuito a dargli piena legittimità e a cui vorrebbero continuare a credere. Si tratterebbe di un’umiliazione infinita.

Antonio Princiotta Cariddi