"L’approvazione in via definitiva, da parte del Senato della Repubblica, della legge di riordino dei cicli scolastici – ha detto il Presidente del Consiglio – proposta dal Ministro Berlinguer, che completa il processo di riforma avviato con l’autonomia scolastica, costituisce un grande successo per la scuola italiana.
Insegnanti, studenti e famiglie potranno lavorare e studiare – ha continuato D’Alema – in un sistema educativo nel quale è garantita una maggiore omogeneità della preparazione di base, una migliore definizione delle conoscenze essenziali, l’individuazione e lo sviluppo di competenze utili per il proseguimento degli studi superiori e per il lavoro. Il nostro Paese si colloca, così, in sintonia con i principali partners europei.
Ora potremo affrontare le nuove tappe della riforma della scuola – ha concluso il Presidente D’alema – forti di uno strumento efficace per la realizzazione del diritto all’istruzione fino a 18 anni. Di questa conquista può legittimamente sentirsi orgoglioso il Governo, il Parlamento e tutti gli insegnati, gli studenti e le famiglie che, a partire dal prossimo anno, cominceranno a costruire con la pratica del lavoro quotidiano la concreta realtà della nuova scuola“.
Precedentemente all’intervento di D’Alema, il Ministero della Pubblica Istruzione aveva diffuso un comunicato in cui veniva esposto sinteticamente il tracciato definito dalla nuova legge.” La riunificazione in un primo ciclo unitario dell’istruzione di base– si legge nel comunicato- consentirà, dal punto di vista pedagogico, la definizione di un percorso che partendo dalle basi dei saperi essenziali si sviluppi nei successivi approfondimenti disciplinari, superando le cesure che segnano nell’attuale sistema il passaggio dalle elementari alla media inferiore".
" Il secondo ciclo – continua il comunicato – quello della scuola secondaria di durata quinquennale articolata in quattro aree specifiche classico-umanistica, scientifica, tecnica e tecnologica, artistica e musicale, assolverà al compito di consolidare le capacità e le competenze acquisite nel ciclo primario, di arricchire la formazione culturale, umana e civile degli studenti e di prepararli all’accesso all’istruzione superiore, universitaria e non universitaria e/o all’inserimento nel mondo del lavoro".
"La realizzazione progressiva dei nuovi cicli scolastici – termina l’informativa ufficiale – consentirà l’impostazione di un progetto generale di riqualificazione del personale docente e dei criteri generali per la formazione degli organici d’istituto nonché quelli per la riorganizzazione dei curricoli della scuola di base e della scuola secondaria, ivi compresa la valorizzazione dello studio delle lingue e delle competenze necessarie per l’impiego delle tecnologie didattiche".