Nelle ultime ore sta circolando una bozza realtiva alle linee guida che forniscono indiscrezioni per il rientro a scuola a settembre.
In base a quanto riportato dal testo, ricordiamolo, non ancora ufficiale e definitiva, la frequenza degli studenti dovrebbe essere divisa in turni differenziati, con una organizzazione della classe in più gruppi di studio.
Anche il sabato, per le scuole che non lo prevedevano e adottavano la settimana corta, potranno essere svolte le lezioni, non prima però di una delibera da parte degli organi collegiali.
L’attività di didattica a distanza resterà ma solo in misura marginale e solo per gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado, dove “le opportunità tecnologiche, l’età e le competenze degli studenti lo consentono”.
Non sembrerebbe esserci un aumento del personale docente, pur prevedendo dimezzamenti di classi e quindi una maggior necessità di risorse umane.
Il Ministero, al momento, non indica la necessità di usare mascherine o usare il famoso plexiglass. Le linee guida rimandano al documento del Comitato tecnico scientifico.
Tuttavia ancora mancano due step: l’incontro di domani, 24 giugno, con i sindacati. E poi il 25 giugno, l’incontro definitivo con le Regioni, che dal canto loro hanno già reso pubbliche le loro linee guida.
LA BOZZA