Tutti sul piede di guerra dopo la diffusione della bozza del Piano per il rientro a scuola da settembre prossimo. Le linee guida non piacciono a genitori, presidi e docenti. In particolare è il comitato dei genitori “Priorità alla scuola” ad essere particolarmente combattivo.
La portavoce Costanza Margiotta, filosofa del diritto, insegnante all’Università di Padova, è impietosa nella sua analisi a La Tecnica della Scuola: “Siamo disperati, i genitori a settembre si metteranno le mani nei capelli, i ragazzi devono avere tutto il tempo scuola, non si possono fare i doppi turni. Deve essere garantito il diritto allo studio. Occupazione delle scuole? Beh, una provocazione, una boutade mediatica, ma siamo davvero delusi delle linee guida. Anzi, le dirò che quando ho letto il documento ieri notte mi sono messa a piangere. Non possiamo permetterci che non venga garantito il diritto allo studio, i genitori devono avere il diritto di sapere come organizzarci a settembre. Va pensata una scuola post-emergenziale, così non va bene. La scuola non può rimanere per ultima”.
Margiotta, nel corso dell’intervista, precisa: “In piazza, però, non chiederò mai le dimissioni della ministra dell’Istruzione. Secondo me siamo ancora in tempo, ma dobbiamo intervenire subito. Fate qualcosa davvero, la situazione rischia davvero di diventare molto seria”.
E poi aggiunge: “Io voglio tornare ma in piena sicurezza. Bisogna seguire le indicazioni del Comitato Tecnico Scientifico. Mi chiamano giornalisti anche stranieri e non si capacitano come la scuola sia stata messa per ultima, così non va bene davvero. Lo dico davvero col cuore, bisogna che il governo capisca che così non si può andare avanti”.
Su questo argomento è intervenuta anche la ministra Lucia Azzolina con un tweet sul proprio profilo Twitter ufficiale: “In merito alla riapertura delle scuole a settembre le Linee guida saranno portate domani in Conferenza Unificata. Leggo tante interpretazioni, molte sbagliate. Questo aiuta solo ad alimentare la confusione”.