E’ stato davvero difficile trovare in tempo di lock down supplenza a distanza, almeno rendersi conto di questo prima di penalizzare così i privatisti, dalla mancanza di rispetto nel non informare bene sulla data dei preliminari, lasciarci passibili di bocciatura anche se il periodo ha limitato le supplenza (da prima per il non poter uscire e subito dopo perché gli insegnati erano impegnati nell’insegnamento a distanza), faccio notare che I PRIVATISTI SONO PERSONE CHE STUDIANO PER MIGLIORARE LA PROPRIA CONDIZIONE LAVORATIVA E STUDIANO MENTRE LAVORANO, PERCHE’ PENALIZZARLE COSI’?
Nessuno approfondisce la situazione degli esami di maturità dei candidati esterni/privatisti e della discriminazione e ingiustizia applicata.
Perché i privatisti non possono essere ammessi agli esami di Stato, nella stessa modalità degli studenti interni (data la situazione straordinaria); in quanto da un lato, i candidati interni sono praticamente promossi, dall’altro lato invece discriminati (bisogna per forza bocciare qualcuno)?
Se è necessario sostenere esame idoneità per accedere a esami di Stato, allora come mai gli interni sono tutti ammessi e addirittura con 60 crediti? Per gli esterni/privatisti il covid 19 e la situazione straordinaria non contano?
Maria Gabriella Tugnolo