In questi giorni tra Uffici scolastici Regionali, uffici scolastici provinciali e scuole si sta lavorando per costituire degli organici tali da consentire una regolare partenza di anno scolastico e in piena sicurezza.
Monitoraggi, riunioni provinciali e regionali
La teoria è molto più semplice della pratica, sulla carta si parla di un aumento di organici per consentire il distanziamento degli studenti, la sorveglianza e la sicurezza all’interno dei locali scolastici, ma nella pratica poi non esiste una disponibilità organica capace di soddisfare le richieste.
I Dirigenti scolastici hanno fatto il monitoraggio dei loro bisogni per avere locali in più e organici maggiorati per potere dividere le classi e consentire il distanziamento di un metro tra un banco e l’altro. In alcuni casi la somma di questi bisogni ha reso impossibile, da parte degli uffici scolastici provinciali, la soddisfazione di certe richieste. In alcune regioni e province ci sono state riunioni di tutti i dirigenti scolastici per fare il punto della situazione e per rivedere le richieste di aumento di organico.
In buona sostanza si è determinata l’esigenza di contenere e rivedere le richieste fatte, riaggiornando i numeri trasmessi con precedenti monitoraggi alla luce del reale fabbisogno determinato in questa fase da una maggiore ottimizzazione di spazi o da soluzioni logistiche diverse concertate con gli Enti locali.
Organico di fatto e organico antivirus
Sarà molto difficile aumentare, in modo consistente, l’organico di fatto con quello antivirus per dare una prospettiva di sicurezza all’avvio del prossimo anno scolastico. Gli aumenti possibili su scala nazionale potranno essere al massimo del 5% rispetto all’organico dell’autonomia e probabilmente saranno concentrati alla scuola del I ciclo.
Si tratta di un aumento di massimo 50 mila unità tra docenti e personale Ata, mentre le richieste in alcune regioni sono risultate del 30%.
Cattedre vacanti e numero supplenti insufficiente
Il grosso timore, denunciato a piena voce dai sindacati, è quello che ad inizio di anno scolastico ci sarà bisogno di almeno 200 mila supplenti per coprire tutti i posti in organico. Nonostante in questi giorni si stiano compilando le domande per accedere alla Graduatorie Provinciali per le Supplenze, si teme che per il 14 settembre le cattedre non saranno tutte coperte, rischiando il caos nel caos dell’avvio del nuovo anno scolastico.