L’importante è tornare in classe. Anche se non ci saranno le condizioni per garantire il massimo della sicurezza e quindi prevenire il contagio di Coronavirus. Sono dichiarazioni che probabilmente faranno discutere quelle di Eugenio Giani, presidente del Consiglio regionale della Toscana e candidato presidente per il centrosinistra alle Regionali, intervistato a La Versiliana.
Guai a pretendere il 100% di sicurezza
“Guai a pensare che si possa tornare a scuola in sicurezza al 100%”, quello che è certo è che “a scuola bisogna tornare”, ha detto Gianni.
“Dobbiamo ricreare le condizioni – ha continuato l’assessore – di una scuola che non sia a distanza, pur con tutti i dispositivi di precauzione e protezione. Renderemo più elastico il funzionamento della scuola. Sono convinto che ci saranno tutte le condizioni per stanziare risorse attraverso i fondi europei, grazie al recovery fund”, ha concluso Giani.
Toti: le decisioni vanno prese in base a elementi scientifici
Più cauto, anche se determinato a far tornare sui banchi tutti gli studenti sempre a metà settembre, sembra il governatore della Liguria, Giovanni Toti.
“Noi ci batteremo – ha scritto su Twitter – affinché i nostri ragazzi possano tornare a scuola in sicurezza, noi ci batteremo affinché le decisioni vengano prese in base a elementi scientifici e non su onde emotive. Noi ci batteremo affinché l’Italia non si fermi un’altra volta”.
“A meno di un mese dall’inizio della scuola – sottolinea Toti – spero che tutti mettano in campo le loro forze per far ritornare tra i banchi i nostri studenti in sicurezza. Non trovare le condizioni per farlo – conclude il governatore – sarebbe la più grande sconfitta del Paese intero”.