Per una scuola su tre le sorti dell’inizio scolastico risultano sempre più legate a doppio filo con l’arrivo di 2,4 milioni di banchi monoposto, di cui 400 mila con innovativi con le rotelle, assegnati dal commissario straordinario Domenico Arcuri: più di 750 mila sono stati richiesti dai presidi delle scuole primarie e quindi risultano più piccoli e di tipo tradizionale; altri 1,7 milioni andranno invece alle secondarie.
Nelle scuole, però, “oggi ne abbiamo disponibili solo 100.000 su 2.400.000”, ha tuonato la Flc-Cgil.
Nei prossimi giorni le consegne proseguiranno, con la tabella di marcia del commissario straordinaria che però si ferma ai criteri senza indicare alle scuole quando effettivamente arriveranno i banchi per garantire quel metro di distanziamento minimo ed evitare di tenere la mascherina anche seduti al banco e per diverse ore consecutive.
Perchè se ciò dovesse avvenire a metà settembre è un conto; ben altra cosa è se i banchi arrivassero, invece, un mese e mezzo dopo.
Conte: “rastrellando” tutti i nuovi banchi possibili
Dall’entourage di Domenico Arcuri, inoltre, si continua a dire che tutti i 2,4 milioni di banchi saranno consegnato. L’impegno è stato preso anche dal premier Giuseppe Conte: parlando alla festa dell’Unità di Modena, dopo avere ricordato l’obiettivo di rafforzare il corpo docenti con un investimento di 7 miliardi, il presidente del Consiglio ha detto che l’Italia sta “rastrellando” tutti i nuovi banchi possibili in tutta Europa, cosa che sarà a regime entro fine ottobre.
Azzolina: sbagliato tagliare i biposto
Anche la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina, parlando a Porta a Porta, rispondendo ad una domanda di Bruno Vespa sul caso di quei dirigenti che hanno ‘diviso in due’ i banchi biposto, ha detto che “i 2, 4 milioni di banchi arriveranno entro il 31 ottobre: c’è un ritardo di 20 anni sugli arredi scolastici che stiamo recuperando in due mesi”.
Azzolina ha tenuto a dire anche che “da insegnante non avrei segato in due i banchi” e “non avrei avuto motivo di dubitare di quanto viene detto dal governo”.
Prima a chi è più provato dal virus
Poco prima, in audizione al Senato, la ministra dell’Istruzione aveva detto che la consegna dei banchi è già cominciata il 28 agosto e proseguirà nelle prossime settimane “per soddisfare l’intero fabbisogno richiesto entro la fine del mese di ottobre”.
“Come comunicato dal Commissario straordinario per l’emergenza con nota del 3 settembre 2020 – ha detto Azzolina -, la distribuzione dei banchi è stata avviata partendo da alcuni luoghi particolarmente colpiti nel corso della prima fase della pandemia, come Codogno, Alzano, Nembro, le città di Bergamo, Brescia, Piacenza e Treviso, e sta continuando sull’intero territorio nazionale in 17.863 plessi”.
Chi non li ha ricevuti non può partire
Intanto, secondo il Codacons l’avvio delle lezioni dovrebbe essere posticipato in quelle scuole che attendono con ansia i banchi ordinati dal commissario Domenico Arcuri,
“I ritardi nelle forniture dei banchi monoposto – sostiene il presidente Carlo Rienzi – creano pesanti discriminazioni a danno degli studenti. Alcune scuole potranno infatti godere delle nuove postazioni, mentre in altre gli alunni dovranno attendere ottobre o addirittura novembre a causa dei rallentamenti che si stanno registrando nella produzione delle sedute”.
“Una situazione che rischia di avere ripercussioni sul fronte sanitario, perché l’assenza di postazioni singole potrebbe incrementare il rischio di contagi tra studenti. Per tale motivo chiediamo di rimandare l’inizio delle lezioni in quelle scuole sprovviste di banchi di nuova generazione, affinché tutti gli studenti possano intraprendere l’anno scolastico alle stesse condizioni e con le medesime garanzie di sicurezza”.