In più occasioni la Ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina ha negato il caos procurato con le decisioni prese durante l’esate sui docenti precari. Alle tante critiche fatte dai partiti di opposizione, dai sindacati, si aggiungono anche le critiche di alcuni attivisti del M5S personalmente danneggiato dai problemi delle graduatorie provinciali per le supplenze.
Azzolina e M5S sulla scuola peggio del PD e della Lega
Un noto attivista del M5S da molti anni sostenitore del Movimento, con estrema onestà intellettuale, dichiara che la Ministra Azzolina e il M5S sulla scuola sta facendo peggio del Partito Democratico di Renzi.
L’attivista del M5S è anche un insegnante precario storico che denuncia i vari errori che si sono susseguiti nelle graduatorie GPS di Lecco e che da fonti autorevoli ha saputo che dopo il 14 settembre devono rifare le assegnazioni dei docenti delle GPS alle scuole.
Quindi, dichiara sconfortato l’attivista del M5S, “chi ha avuto l’incarico annuale dalle GPS ed ha già preso servizio su una scuola, dopo qualche giorno dall’inizio delle lezioni probabilmente dovrà abbandonare i propri alunni ed essere sbattuto chissà dove per ricominciare da capo”. Azzolina e il Movimento 5 Stelle, continua con amarezza l’attivista, ” sulla scuola ha fatto più errori del PD e della lega messi insieme specialmente facendo entrare pseudolaureati che domandano ai precari storici cosa devono fare appena entrati in classe”. La dichiarazione dell’attivista del M5S termina con assoluta amarezza e malinconia: “sono schifato letteralmente schifato”.
Cattedre vuote, errori a raffica GPS e avvio anno scolastico
Oltre 50 mila cattedre non assegnate in ruolo per mancanza di aspiranti, oltre 80 mila posti di sostegno ancora da assegnare dopo le assegnazioni provvisorie, altre 50 mila cattedre aggiuntive per la scuola del primo ciclo per fare fronte al distanziamento degli studenti che non dovrebbero utilizzare la Didattica a Distanza. Un problema gigantesco che dovrebbe portare ad avere qualcosa come 200/250 mila supplenze per l’anno scolastico 2020/2021. Tale problema, è giusto dirlo, viene puntualmente negato dal Ministero dell’Istruzione, anche se i numeri parlano chiaro e danno ragione alle stime presentate più volte dai sindacati.
Anche sui numerosissimi errori presenti nelle graduatorie provinciali per le supplenze sembra esserci una sottovalutazione da parte del Ministero dell’Istruzione, che solo i ricorsi al TAR potranno chiarire.
Oltretutto c’è la prova del fuoco dell’avvio dell’anno scolastico che non sarà in dolore e potrebbe creare situazioni molto complicate.