Per Pantaleo, della Flc-Cgil, l’annullamento del concorso per dirigenti scolastici in Lombardia, è un fatto gravissimo, un’amara sorpresa che si sarebbe potuta evitare se il Miur avesse gestito con trasparenza e con maggiore attenzione le procedure concorsuali.
La FLC aveva denunciato tutte le inefficienze legate al concorso e chiesto al Miur un incontro urgente per evitare che venisse danneggiato sia chi si è preparato superando ben quattro prove, sia chi ha dovuto ricorrere al giudice per chiedere la tutela degli interessi legittimi lesi. Ma il danno più grave lo subiscono gli alunni, le famiglie e il personale di quelle scuole che rimarranno per molti mesi senza una guida stabile.
La flc chiede al Miur di attivarsi per trovare una soluzione veloce a questo enorme problema, perché la scuola non è paragonabile a nessun altro ufficio pubblico e il Miur, nell’interesse generale dei cittadini, deve mettere le scuole nelle condizioni necessarie per poter funzionare. Specie in una situazione cosi complicata (tagli, spending review, inidonei nelle segreterie, classi numerose) le scuole hanno un estremo bisogno di avere da subito un dirigente in pianta stabile.
Anche Francesco Scrima sulla stessa lunghezza d’onda: l’ipotesi di un possibile annullamento del concorso a dirigente scolastico svoltosi in Lombardia suscita preoccupazione e sconcerto. L’antica massima “summum jus, summa iniuria” è ancora valida perché un principio in sé indiscutibile, quello dell’anonimato degli elaborati da correggere, rischia di vanificare la “concreta” fatica con cui centinaia di candidati avevano completato l’impegnativo percorso di una lunga e difficile procedura selettiva.
È assai poco probabile che il difetto denunciato dai ricorrenti e obiettivamente rilevato dai giudici abbia potuto davvero condizionare l’operato degli esaminatori, ma tanto basta a mandare in fumo i meriti di quanti si vedono oggi preclusa la possibilità di raccogliere il frutto del proprio impegno.
Certo, sono enormi i disagi che la vicenda potrebbe determinare per le tante scuole prive di dirigente, o per le reggenze plurime cui sarebbero costretti gli attuali titolari, il tutto a scapito della qualità del servizio.
Ma il danno più pesante resta certamente quello che potrebbero patire i diretti interessati, mentre si rischia un’ulteriore caduta di credibilità per prove selettive
Per Di Menna, della UilScuola, la vicenda dell’annullamento del concorso per dirigenti scolastici in Lombardia, con le conseguenti ricadute sul funzionamento delle scuole, è solo l’ultimo esempio di superficialità e pressapochismo con cui sono stati gestiti diversi concorsi negli ultimi tempi. Una gestione, tutta burocratica, il cui risultato è che ci saranno tempi più lunghi per conoscere gli esiti e l’ultima parola spetterà ai tribunali.
occorre modernizzazione, per definire una riorganizzazione delle competenze e delle modalità, con procedure trasparenti nelle selezioni.
Sono tre i possibili campi di intervento. Sull’assetto delle scuole – aggiunge Di Menna – bisogna prevedere la costituzione di “reti di scuole”, con relativi organici e competenze, previste dal decreto legge approvato dal Governo, fermo nelle stanze del ministero.
Mettere a punto, attraverso un incontro con i sindacati, nuove modalità di reclutamento per dare certezza e tranquillità alle scuole, sia per i dirigenti che per gli insegnanti.
Ci deve essere un intervento del Miur – commenta Di Menna – per verificare le responsabilità nella conduzione del concorso della Lombardia considerati i danni, oltre al funzionamento delle scuole a quei tanti che correttamente hanno superato le prove, e per individuare la soluzione al problema che si è creato.
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